Ci siamo. Domani arriverà ufficialmente sul mercato il nuovo controverso titolo di Assassin’s Creed, Shadows, di cui in questi mesi se ne è detto di ogni in merito ai palesi difetti che Ubisoft ha fatto nella ricostruzione storica del Giappone feudale non proprio fedelissima alla realtà, partendo già dal fatto che Yasuke sia stato reso un samurai quando non lo è mai stato.
Assassin’s Creed Shadows al centro di una discussione parlamentare in Giappone
E gli errori di Ubisoft in merito alla rappresentazione storica e culturale del Giappone hanno fatto finire il gioco al centro di una discussione parlamentare tenutasi nella giornata di ieri. L’utente Geroppa ha postato delle clip della discussione, dove il politico Hiroyuki Kada ha menzionato un paio di avvenimenti delle prime ore di gioco che secondo lui potrebbero causare problemi in futuro.
参議院予算委員会
— geroppa (@happa23232) March 19, 2025
2025/03/19 pic.twitter.com/zOI6wA8iY3
Nel gameplay che ha visionato di Assassin’s Creed Shadows, l’altare di un santuario viene distrutto e un altro proveniente dal suo distretto natale (quello di Hyogo) appare nel gioco con lo stesso nome, anche se apparentemente nessuno ha dato a Ubisoft il permesso di farlo. Per Kada contenuti del genere rischiano di incoraggiare il vandalismo anche nella realtà, e ha sottolineato casi in cui dei turisti hanno disegnato dei graffiti nei templi e si sono arrampicati sui torii.
I contenuti proposti dal gioco vengono dunque percepiti come un insulto e una mancanza di rispetto nei confronti della cultura del paese. Masaki Ogushi, vice ministro dell’Economia, dello Scambio Commerciale e delle Industrie, ha dichiarato che l’uso di un luogo reale senza autorizzazione è qualcosa di inaccettabile.

In risposta alle parole di Kada, il primo ministro Ishiba si è espresso su alcuni punti dibattuti, definendo prima di tutto i graffiti nei templi assolutamente inaccettabile, e promettendo poi che il Giappone non rimarrà in silenzio di fronte a contenuti simili, in quanto mostrare rispetto per le culture locali dovrebbe rappresentare il buon senso.
Non si sa però se ci saranno conseguenze in merito al titolo in Giappone – dove già i giocatori si erano espressi in maniera estremamente negativa sulla possibilità di distruggere gli altari dei templi e su altri contenuti – anche perché è stata condivisa soltanto una parte della discussione parlamentare su Assassin’s Creed Shadows. Un utente online ironizza sulla questione, dicendo che probabilmente i politici non sapevano del trattamento del gioco nei confronti di Yasuke e della sorella di Nobunaga.

Yuichi Goza, professore assistente presso il Centro Internazionale di Ricerca sugli Studi Giapponesi, ha dichiarato che una reazione simile nei confronti di Assassin’s Creed Shadows era prevedibile, aggiungendo: “Capisco i principi secolari della Francia, ma è importante comprendere che gli insulti sconsiderati alla religione possono scatenare delle forti reazioni“.