Dare un nome a un’auto non è mai un compito semplice. La scelta di una denominazione efficace può decretare il successo di un modello, garantendone riconoscibilità e appeal in tutti i mercati in cui sarà venduto. FIAT, però, sembra seguire una filosofia diversa: invece di creare nomi nuovi, continua a puntare sulle sue storiche denominazioni, sfruttando il fascino della nostalgia. Uno degli esempi più recenti è il Pandina, una versione più economica della Panda che il marchio torinese si rifiuta di abbandonare. Questo modello, da anni in gamma, è una sorta di cuscinetto per FIAT, che non vuole lasciare scoperta la fascia di prezzo più bassa.
Anche se la nuova Grande Panda è già stata presentata, la casa automobilistica sembra intenzionata a mantenere il Pandina per evitare di creare un vuoto in un segmento fondamentale. Ma non è solo il Pandina a far parlare di sé. La vera novità riguarda la Pandissima, un nome che potrebbe rappresentare la futura versione a sette posti della Panda (SUV), un’auto pensata per offrire maggiore spazio senza perdere l’essenza del modello originale.
Il futuro della Panda: nuove dimensioni, stesso DNA Fiat
La Pandissima è la seconda variante della Grande Panda e, almeno inizialmente, era stata soprannominata Giga Panda. Tuttavia, in una recente intervista, il CEO di Fiat Olivier François ha utilizzato proprio il nome Pandissima, alimentando l’ipotesi che possa essere la denominazione ufficiale. Per ora, il dirigente non ha confermato nulla, ma il termine suona bene, ha un forte richiamo italiano e si adatta alla perfezione a una versione più ampia e familiare del Panda.
Oltre all’intervista, la nostra fonte Motor.es ci ha svelato qualche dettaglio in anticipo sulle dimensioni, sul motore, sui modelli e altro, in quelle che sono informazioni finora non confermate, ma assolutamente plausibili. Basato sulla piattaforma Smart Car di Stellantis, lo stesso pianale utilizzato per modelli come il Citroën C3 Aircross e l’Opel Frontera, il Pandissima sarà lungo quasi 4,5 metri e verrà posizionato nel segmento C. Il lancio è previsto per fine 2025, con una gamma di motorizzazioni che ricalcherà quella della Grande Panda, comprendendo versioni ibride ed elettriche.
Per quanto riguarda le versioni ibride, si prevede l’adozione del già noto 1.2 turbo Mild Hybrid da 100 o 136 CV, un motore tre cilindri abbinato a un cambio automatico a sei rapporti, che integra al suo interno un motore elettrico da 29 CV. Questa soluzione permetterà di ottimizzare i consumi mantenendo prestazioni brillanti, ideali per la guida urbana e su lunghe percorrenze.
Come anticipato, la Pandissima sarà proposta anche in versione completamente elettrica, con un motore da 83 kW (113 CV) alimentato da una batteria da 44 kWh LFP, la stessa già vista sulla Grande Panda e sul Citroën C3 Aircross. Tuttavia, date le dimensioni maggiori rispetto ai modelli citati, non è da escludere la possibilità di una batteria più capiente, in grado di garantire un’autonomia superiore.
Ma la storia non finisce qui. Nel 2026 FIAT lancerà una terza variante della Panda, questa volta con un’impronta più sportiva. Anche in questo caso, il nome non è ancora stato deciso, ma si prevede che il nuovo modello avrà un design più accattivante e un prezzo leggermente superiore. L’obiettivo è chiaro: rendere la Panda più desiderabile senza snaturarne l’anima, mantenendo un equilibrio tra praticità, stile e accessibilità. In un’epoca in cui molti brand scelgono nomi futuristici o sigle alfanumeriche, FIAT continua a investire nel valore della tradizione, dimostrando che, a volte, un nome può essere molto più di un semplice dettaglio.
