Niantic, l’azienda dietro a Pokémon Go, ha venduto tutta la sua divisione videoludica all’azienda statunitense Scopely, dal 2019 di proprietà della multinazionale araba Savvy Games Group. Quindi Pokémon Go e gli altri videogiochi dell’azienda – tra cui figurano Pikmin Bloom e Monster Hunter Now – passeranno all’azienda dietro a Monopoly Go, anche se dovrebbero mantenere gli stessi sviluppatori di sempre. Infatti a supervisionare il lavoro degli sviluppatori saranno sempre Kei Kawai ed Ed Wu di Niantic.
Niantic ha venduto la sua divisione videoludica a Scopely
La notizia non è stata accolta con tanta felicità da parte dei fan, considerato che i giochi di Scopely sono noti per essere pieni di microtransazioni, ma il fatto che Pokémon Go e compagnia manterranno gli stessi team di sviluppatori è almeno una rassicurazione. Tim O’Brien, Chief Revenue Officer nonché membro del CDa di Scopely, ha dichiarato che l’azienda “si è sempre concentrata sul far crescere community attraverso l’amore condiviso per il gioco” e che Niantic in questo campo è una delle migliori al mondo.

Infatti nell’azienda sono “estremamente ispirati da ciò che il team ha costruito nell’ultimo decennio“, in quanto hanno offerto delle “esperienze innovative che affascinano un vasto e duraturo pubblico globale e che portano le persone nel mondo reale“. La nuova partnership porterà a un’accelerazione della creatività dei team coinvolti, con i quali Scopely si sta già trovando in sintonia.
“Dopo aver trascorso un po’ di tempo con il team di Niantic, è apparso subito chiaro che questa organizzazione condivide la nostra inclinazione a creare risultati leader nel settore ed esperienze eccezionali per i giocatori“, ha spiegato O’Brien, aggiungendo che si aspettano “un futuro brillante“.

L’acquisto è avvenuto per 3,5 miliardi di dollari, e Scopely si è comprata anche due app, Campfire e Wayfarer. Senza la divisione videoludica, Niantic cambierà radicalmente d’ora in poi. La divisione tecnologica dell’azienda diventerà infatti “un’azienda di AI geospaziale alimentata da una mappa di nuova generazione, che consente a dispositivi e macchine di comprendere e interagire con il mondo fisico“, che prenderà il nome Niantic Spatial Inc. e sarà guidata dal CEO John Hanke. L’azienda originale continuerà invece a lavorare a Ingress Prime e Peridot.