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Huawei: presunta corruzione di eurodeputati da parte dell’azienda cinese

In questi giorni sta facendo molto scalpore la notizia della presunta corruzione del parlamento europeo da parte dell’azienda cinese Huawei. La polizia belga ha perquisito in questi giorni oltre 20 immobili situati tra il Belgio e il Portogallo, ed è riuscita a fermare dei lobbisti legati all’ufficio di rappresentanza dell’azienda tecnologica cinese a Bruxelles.

Un rappresentante di Huawei avrebbe corrotto degli eurodeputati del Parlamento Europeo

I rappresentanti dell’azienda cinese avrebbero corrotto eurodeputati in carica o persone vicino a loro con delle tangenti e regali. Le indagini indicano che il responsabile degli affari UE per Huawei nonché ex assistente parlamentare e lobbista italo-belga Valerio Ottati avrebbe cercato di influenzare le decisioni europee a favore dell’azienda cinese offrendo in regalo dei dispositivi tecnologici (cellulari e PC) o dei posti speciali per assistere alle partite di calcio disputate al Lotto Park, dove poco sorprendentemente Huawei ha una tribuna privata.

Stando alle indagini, Ottati avrebbe portato avanti questa sua operazione dal 2021, e secondo Politico si sarebbe avvicinato all’assistente dell’europarlamentare liberale bulgaro Nikola Minchev, Adam Mouchtar (membro del partito Renew Europe), e ai collaboratori di Fulvio Martusciello e Marco Falcone (esponenti di Forza Italia facenti parte del Partito Popolare Europeo).

Huawei

Le dichiarazioni dei partiti coinvolti e di Huawei

La delegazione del partito capitanato da Antonio Tajani ha assicurato che collaborerà con le autorità sul caso, sottolineando come “nessun tipo di utilità di qualsiasi genere è mai stata conferita a membri o componenti dello staff, e nessun invito è mai stato raccolto, né per visite in Cina né per eventi allo stadio“. Valérie Hayer di Renew ha invece rivelato che nel partito sono sconcertati per gli illeciti e condannano con fermezza la corruzione.

Huawei ha respinto le accuse delle autorità, e in una dichiarazione ufficiale sostiene di aver “appreso con grande serietà le accuse” e che comunicherà urgentemente con i responsabili delle indagini per comprendere meglio la situazione attuale. L’azienda continua sottolineando di non avere alcuna tolleranza per la corruzione o altre illeciti e si impegna a rispettare sempre tutte le leggi e i regolamenti applicabili”.

Huawei

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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