Square Enix ha deciso ufficialmente di rimuovere il sistema di sicurezza anti-tamper Denuvo dalla versione PC di Final Fantasy 16. Non è una novità assoluta per la compagnia giapponese, che già in passato aveva adottato strategie simili per molti dei suoi titoli più importanti come Forspoken, Octopath Traveler e Live a Live. Questa scelta arriva alcuni mesi dopo il debutto del gioco avvenuto lo scorso settembre, in una tempistica tutto sommato coerente con quanto avviene solitamente nel mercato videoludico moderno.
L’obiettivo principale di Denuvo, infatti, è quello di proteggere i videogiochi durante la finestra di lancio, il momento più delicato per le vendite, in cui la pirateria può effettivamente causare danni economici consistenti. Una volta passato questo periodo iniziale, però, la necessità del DRM cala drasticamente, rendendo spesso conveniente per publisher e sviluppatori rimuoverlo del tutto, alleggerendo anche il peso sulle risorse dei PC degli utenti.
Questa pratica non solo aiuta a migliorare l’immagine dei publisher presso la community, ma risponde anche a una precisa richiesta degli utenti stessi, che in gran parte percepiscono Denuvo come un elemento negativo e controverso, soprattutto per le presunte problematiche prestazionali che porterebbe con sé.
Servivano miglioramenti per Final Fantasy 16 su PC?
Sebbene il dibattito sull’utilizzo dell’anti-tamper sia ancora molto acceso, con pareri contrastanti sia da parte degli sviluppatori che degli utenti, è innegabile che la sua eliminazione venga accolta con favore da gran parte della community. Nel caso specifico di Final Fantasy 16, il gioco non aveva mostrato particolari problematiche tecniche al lancio, anzi, era stato lodato proprio per la sua stabilità e qualità grafica anche nella versione PC. L’ultima patch 1.03 del 4 marzo 2025 infatti, ha risolto piccoli problemi alle cutscene e ai testi, a dimostrazione del buon lavoro fatto.
Di conseguenza, è probabile che la rimozione di Denuvo non comporti evidenti miglioramenti prestazionali, ma rappresenta comunque un’importante decisione in termini di immagine, mostrando ancora una volta che Square Enix è attenta alle richieste dei suoi giocatori più affezionati e sensibili a questo tema. Il publisher nipponico prosegue dunque con una politica ormai consolidata, che vede la presenza di Denuvo limitata strettamente al necessario, ovvero esclusivamente alla finestra di lancio iniziale dei suoi giochi.
Una scelta che potrebbe anche influenzare ulteriormente altri studi e aziende nell’adottare una strategia simile, ascoltando la voce dei consumatori e cercando un equilibrio tra tutela economica e soddisfazione dell’utenza. In conclusione, Final Fantasy 16 senza Denuvo è una notizia che accontenterà molti giocatori, anche solo simbolicamente, segnando un ulteriore passo verso una maggiore trasparenza tra sviluppatori e community PC.
