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La Florida apre un’indagine penale sui fratelli Tate: nuove accuse di traffico di esseri umani

Il procuratore generale della Florida, James Uthmeier, ha annunciato l’apertura di un’indagine penale su Andrew e Tristan Tate, influencer britannico-americani già sotto processo in Romania e nel Regno Unito per accuse di traffico di esseri umani e violenze sessuali. L’inchiesta prende avvio pochi giorni dopo il loro arrivo in Florida, avvenuto la scorsa settimana in seguito alla revoca delle restrizioni sui viaggi imposte dalla giustizia rumena.

Uthmeier ha dichiarato di aver “diretto il suo ufficio a collaborare con le forze dell’ordine per condurre un’indagine preliminare su Andrew e Tristan Tate” e ha confermato, attraverso un post sui social media riportato dal New York Times, l’esecuzione di mandati e citazioni in giudizio. Nel frattempo, le autorità britanniche continuano a richiedere l’arresto dei fratelli per accuse simili, con quattro donne britanniche che hanno sollecitato il governo del Regno Unito a presentare una richiesta formale di estradizione.

La loro presenza negli Stati Uniti ha suscitato forti reazioni. Il governatore Ron DeSantis ha affermato di non essere stato informato dell’arrivo dei Tate, aggiungendo che “la Florida non è un luogo che accoglie persone con questo tipo di condotta”. Il procuratore Uthmeier ha ribadito la volontà di usare “tutta la forza della legge” per indagare sul caso, sottolineando che i due fratelli “hanno pubblicamente ammesso di aver partecipato a comportamenti che sembrano riconducibili a sollecitazione e traffico di esseri umani”.

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Le reazioni contro la Florida e gli sviluppi legali

L’avvocato dei fratelli Tate, Joseph McBride, ha respinto con veemenza le accuse, definendole “una completa assurdità” e affermando che il vero motivo dell’inchiesta sarebbe la loro enorme influenza sui giovani uomini. McBride ha liquidato il caso come un attacco politico, accusando DeSantis e Uthmeier di voler colpire la coppia di fratelli per il loro successo sui social media. Andrew Tate stesso ha espresso la sua indignazione, scrivendo ai suoi oltre 10 milioni di follower: “Assoluto comunismo. Sono stato in America per cinque giorni. Mi sono seduto al computer e ho fatto un podcast. È pura follia. Sono profondamente deluso dagli Stati Uniti”.

Nel frattempo, il National Center on Sexual Exploitation ha accolto con favore l’inchiesta, definendola un passo verso la giustizia. La vicepresidente del centro, Dani Pinter, ha sottolineato come i fratelli abbiano pubblicamente vantato il loro potere di manipolare e sfruttare le donne. Pinter rappresenta una donna americana, identificata nei documenti del tribunale come Jane Doe, che ha testimoniato contro i Tate in Romania e ha successivamente avviato una causa contro di loro in Florida per presunto sfruttamento sessuale.

Mentre i fratelli insistono nel definirsi vittime di un complotto orchestrato a causa della loro ricchezza e delle loro opinioni controverse, la giustizia americana potrebbe diventare un nuovo fronte legale per loro. Le autorità rumene hanno confermato che l’inchiesta in patria è ancora in corso e che i due saranno tenuti a presentarsi davanti alla giustizia ogni volta che verranno convocati. Con la crescente pressione internazionale e il coinvolgimento delle autorità americane, il futuro legale dei fratelli Tate si fa sempre più incerto.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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