Lo sviluppo dell’infrastruttura in fibra ottica nel nostro Paese è a buon punto e sembra ottenere buoni risultati, nonostante i problemi e le criticità riscontrate a partire dall’inizio dei lavori di connessione. Secondo l’AGCOM, infatti, sarebbe connesso alla rete Gigabit oltre il 70% delle famiglie italiane.
Dall’analisi programmatica dell’Autorità indipendente emerge, però, un paradosso che qualcuno definirebbe tutto italiano: le aree in cui la fibra ottica è disponibile in modo capillare registrano un trend negativo nei contratti alla rete FTTH. Insomma, più è disponibile la rete digitale, meno persone si abbonano.
Aumenta la disponibilità della fibra ottica, non crescono gli abbonamenti
Negli scorsi giorni l’Autorità Garante delle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato l’aggiornamento della Broadband Map – il servizio informativo che raccoglie ed organizza i dati sulla connettività in Italia – al quarto trimestre del 2024. I risultati sono veramente impressionanti.
Secondo l’analisi, la copertura FTTH raggiunge ben il 70,7% della popolazione, segnando un incremento pari all’11.1% rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2023.
Anche la diffusione territoriale della rete digitale è a buon punto, secondo AGCOM “la rete in fibra ha raggiunto oltre l’89% dei Comuni italiani”. È necessario precisare che ciò non vuol dire che l’89% dei Comuni sono interamente collegati all’infrastruttura, bensì solo che questa è presente nel territorio dell’89% dei Comuni italiani.
I risultati sono tangibili: l’Italia ha superato la media europea di connettività, lasciando indietro anche la Germania, Paese che, negli scorsi anni, ha fatto grandi investimenti nel settore digitale.
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Come già anticipato nell’introduzione, nonostante il buon andamento dei lavori, faticano a decollare gli abbonamenti per la rete in fibra ottica: stando a un’indagine solo il 27% degli italiani ha deciso di passare alla rete Gigabit, la restante parte, anche se virtualmente connessa alla rete, preferisce rimanere con un servizio almeno FTTC (la cosiddetta “misto rame”).
Facendo una rapida comparazione con i dati registrati dagli altri Stati europei, ci si può rendere conto della differenza abissale: in Francia, per esempio, il 78% della popolazione ha un abbonamento alla rete ultraveloce, in Spagna addirittura l’86%. Si precisa che i dati dello studio si riferiscono al 2023.
La causa di questa enorme differenza non sembrerebbe legata ai prezzi dell’abbonamento (anche perché molti operatori non distinguono tra connessione ADSL o in fibra ottica), quanto più a un generale disinteresse verso questo tipo di connessione o all’incompetenza digitale.
