Lo shooter F2P cooperativo a tinte horror di NetEase Games, intitolato Once Human, entra ufficialmente in una fase cruciale della sua storia. Dopo aver lanciato ufficialmente il nuovo Battle Pass Frontline Dispatch, è stato dato da poco il via per l’inizio della prima beta crossplay, la quale sarà attiva per quasi tutto il mese, fino al 30 marzo 2025. La prova sarà utile agli sviluppatori per raccogliere feedback, in una mossa che ha ripagato anche in passato, prima del lancio, con la closed beta ad essere stata importante per un lancio tutto sommato pulito.
L’obiettivo di NetEase è quello di offrire un’esperienza fluida e coerente su tutte le piattaforme, permettendo ai giocatori di sfruttare la cross-progression, passando liberamente da PC a mobile senza perdere i progressi. Una mossa che punta a rendere il gioco più accessibile e coinvolgente, ampliando il suo bacino d’utenza.
Il lancio ufficiale su iOS e Android è previsto per aprile e questo periodo di test servirà a verificare l’integrazione tra la versione PC e le future edizioni. Per chi fosse interessato a provare in anteprima Once Human su mobile, è ancora possibile iscriversi alla beta: basta rispondere a un questionario che aiuterà gli sviluppatori a selezionare i candidati più adatti.
Once Human su mobile è un’occasione per brillare?
Se la versione PC di Once Human è stata caratterizzata da un calo graduale di utenti, soprattutto per via di coloro non abituati al genere survival che non sono riusciti a digerire l’idea dei reset stagionali (con le opportune limitazioni), la trasposizione mobile potrebbe rivelarsi una scommessa vincente. L’open world di Once Human offre un’ampia gamma di attività: esplorazione, raccolta di risorse, crafting di armi e oggetti, oltre a un sistema di combattimento frenetico che potrebbe risultare particolarmente adatto ai dispositivi mobili.
Per questo motivo la versione iOS e Android di Once Human potrebbe rappresentare una nuova opportunità di crescita per il publisher cinese. Il mercato mobile è infatti terreno fertile per gli shooter cooperativi, e un’esperienza ben ottimizzata potrebbe trasformare radicamente il gioco e attrarre molti utenti. Resta da vedere come NetEase riuscirà a gestire la transizione su dispositivi meno potenti rispetto ai PC da gaming, ma il supporto crossplay e l’impegno nel perfezionare la compatibilità potrebbero rivelarsi fattori chiave per decretarne il successo. Sarà davvero la svolta che NetEase spera?
