L’ultimo scandalo legato al mondo della componentistica per pc è quasi certamente quella che riguarda gli hard disk Seagate. Secondo una recente indagine, infatti, alcune persone hanno messo in vendita hard disk utilizzati in modo intensivo come se fossero nuovi.
Fino ad ora sembrava che il piano fraudolento si limitasse esclusivamente ai modelli Seagate Exos con memoria compresa tra i 12 TB e i 16 TB, ma la realtà è ben diversa: sarebbero coinvolti nello schema truffaldino anche gli hard disk appartenenti alle linee Ironwolf e Ironwolf Pro NAS.
La truffa degli hard disk Seagate si infittisce
Lo scandalo delle unità di archiviazione è stato scatenato da alcuni miner cinesi di criptovalute che hanno iniziato a immettere sul mercato numerosi hard disk utilizzati in modo intensivo per le attività di mining, spacciandoli però per prodotti nuovi.
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Come già anticipato nell’introduzione, la truffa sembrerebbe coinvolgere anche gli hard disk Seagate Ironwolf e Ironwolf Pro NAS. I dispositivi analizzati a campione, infatti, mostrano un tempo di utilizzo compreso tra le 15.000 e le 50.000 ore, sebbene i venditori li presentino come prodotti nuovi e mai utilizzati.
Il trucco utilizzato dai miner per ingannare i compratori è ingegnoso: prima di tutto eliminavano ogni log di utilizzo dal dispositivo di archiviazione, quindi sostituivano tutti gli adesivi originali con altri recanti date di produzione fasulle, modificavano i numeri di serie e infine riconfezionavano i dispositivi negli imballaggi originali.
Sembrerebbe addirittura che alcuni hard disk siano in grado di superare anche il controllo della garanzia legale. Si precisa che l’operazione fraudolenta è tecnicamente complessa, in quanto i truffatori manipolavano con precisione quasi chirurgica i dati diagnostici del dispositivo al fine di occultare l’intenso utilizzo precedente.
È possibile accertare la genuinità del prodotto ispezionando accuratamente il dispositivo alla ricerca di segni di usura, quali ammaccature, graffi sulla scocca, utilizzo del connettore SATA o il corretto posizionamento dell’etichetta contenente la data di produzione.
In alternativa, è possibile verificare online la garanzia (anche se, talvolta, questo metodo si è rivelato inefficace) oppure verificare l’integrità del dispositivo attraverso strumenti di monitoraggio smart per visualizzare per quanto tempo il dispositivo di archiviazione è stato in uso.
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