Dopo aver accolto poche settimane fa una seconda collaborazione con Jujutsu Kaisen, Fortnite si prepara a introdurre una nuova collaborazione con una serie anime. Stavolta il titolo sviluppato da Epic Games vedrà l’arrivo di skin basate su un anime di culto anni ’90, che ancora oggi viene amato dagli appassionati.
Cowboy Bebop fa il suo debutto su Fortnite con skin e missioni speciali
Stiamo parlando di Cowboy Bebop, la prima serie diretta da Shinichiro Watanabe e trasmessa originariamente in Giappone nel 1998 (arrivata poi in Italia l’anno successivo). L’anime racconta in 26 episodi le avventure di alcuni cacciatori di taglie nello spazio, focalizzandosi anche sull’esplorazione della loro psiche e delle loro storie.
Cowboy Bebop è sempre stata al centro dell’attenzione nelle community di fan degli anime, e negli ultimi anni è stato riscoperto anche dal pubblico mainstream grazie a diverse iniziative, tra cui la realizzazione di un fallimentare adattamento live-qaction da parte di Netflix, che è stato cancellato dopo una sola stagione. L’anno scorso la serie è poi tornata disponibile in home video grazie a Anime Factory e ha avuto anche la sua prima collaborazione videoludica in Overwatch 2.
A distanza di quasi un anno esatto dalla collab con il titolo Blizzard, Cowboy Bebop si prepara a entrare di prepotenza anche in Fortnite con delle skin basate su due dei personaggi principali, ovvero Spike Spiegel e Faye Valentine. L’arrivo delle skin sarà accompagnato da una serie di sfide che daranno a chi le completerà delle ricompense gratuite.
A breve i giocatori potranno quindi usufruire delle skin di Spike o Faye per affrontare personaggi di altri anime, come ad esempio Kafka di Kaiju no. 8, la cui skin è stata aggiunta nelle scorse settimane. Fa sempre piacere vedere gli anime tenuti in considerazione da diversi team di sviluppo, anche se ovviamente viene sempre data attenzione alle serie più popolari, in modo da sfruttare il loro ampio seguito.
Chissà quale altra serie anime in futuro farà il suo debutto nel gioco. Magari la prossima volta toccherà a un altro titolo di culto.
