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Google chiude il contenzioso fiscale con l’Italia versando 326 milioni di euro

Google ha posto fine a una lunga controversia con il fisco italiano versando quasi 326 milioni di euro, cifra che copre imposte non dichiarate e ritenute fiscali per il periodo compreso tra il 2015 e il 2020. La somma è stata corrisposta lo scorso 14 novembre, permettendo così alla Procura di Milano di richiedere l’archiviazione del procedimento penale, poiché è stata esclusa l’ipotesi di evasione fiscale.

L’indagine, avviata a seguito di una verifica fiscale condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, era focalizzata su Google Ireland Limited, la società del gruppo californiano responsabile delle attività digitali in Europa. Gli accertamenti avevano ipotizzato l’esistenza di una “stabile organizzazione occulta” in Italia, costituita dai server e dall’infrastruttura tecnologica necessari per il funzionamento della piattaforma pubblicitaria di Google. L’azienda era stata quindi accusata di aver omesso la dichiarazione e il pagamento delle imposte relative ai ricavi generati nel Paese.

Tuttavia, stando a quanto riportato dall’ANSA, la Procura ha chiarito che le pratiche fiscali adottate dalla società non costituivano evasione, bensì un’operazione di elusione fiscale o di “abuso del diritto”, fenomeno che si colloca in una zona grigia tra legalità e irregolarità. Questo aspetto, insieme alla complessità dell’interpretazione normativa, ha portato i magistrati a ritenere improbabile una condanna in sede penale.

google paga fisco italiano

Il caso di Google si inserisce in una lunga serie di accordi fiscali

La vicenda di Google non è un caso isolato. Nel 2017, la stessa società aveva già raggiunto un accordo con il fisco italiano, versando 306 milioni di euro per sanare le proprie pendenze relative ai 15 anni precedenti. Situazioni simili hanno coinvolto altri giganti del tech, come Netflix, che nel 2022 ha versato oltre 55 milioni di euro per regolarizzare la propria posizione fiscale in Italia, aprendo poi una sede operativa nel Paese.

L’approccio adottato dalle autorità italiane per affrontare le problematiche fiscali dei colossi del web è stato definito il “modello Milano”, un sistema che prevede una forte sinergia tra verifiche fiscali, accertamenti tributari e indagini penali. Secondo il procuratore Marcello Viola, questa strategia ha permesso di recuperare circa 2 miliardi di euro negli ultimi tre anni, risorse reinvestite a beneficio della collettività. Con la chiusura dell’accordo e la richiesta di archiviazione, Google mette quindi un punto alla disputa con il fisco italiano, anche se il dibattito su una tassazione più equa per le grandi aziende digitali resta aperto a livello internazionale.

Google

Leggi anche: Messico contro Google: possibile denuncia per il Golfo d’America

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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