Il colosso automobilistico cinese BYD punta a una crescita senza precedenti in Europa, con l’apertura di due nuovi stabilimenti che entreranno in funzione a partire dal prossimo anno, nel 2026. Questi impianti, situati in Ungheria e in Turchia, avranno una capacità produttiva combinata di 500.000 veicoli all’anno, segnando un passo decisivo nella strategia di espansione dell’azienda.
Nonostante l’ingresso in Europa sia avvenuto solo quattro anni fa, BYD ha già triplicato le vendite, passando dalle 18.000 unità del 2023 a quasi 50.000 nel 2024. Tuttavia, la strada per scalare le classifiche delle vendite è ancora lunga: il marchio MG di SAIC ha venduto oltre 243.000 auto nello stesso periodo, mantenendo un vantaggio considerevole. Per colmare il divario, BYD sta puntando su nuovi modelli e segmenti chiave del mercato, come quello dei SUV compatti, con il lancio dell’Atto 2.
Un cambiamento significativo nella strategia iniziale prevede l’introduzione di veicoli ibridi plug-in, oltre ai modelli completamente elettrici, con un’attenzione particolare ai mercati dell’Europa meridionale e orientale, dove la transizione all’elettrico puro è ancora in fase di sviluppo. A questo si aggiunge il debutto di due brand di fascia alta: Denza, pensato per competere con le auto premium tedesche, e Yangwang, focalizzato su SUV di lusso e sportive in grado di rivaleggiare con Land Rover e Mercedes-Benz.
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Produzione locale e modelli BYD di punta per il mercato europeo
Stando a quanto riportato dalla nostra fonte Yahoo Auto, il primo stabilimento europeo di BYD a Szeged, in Ungheria, inizierà la produzione nell’ottobre 2025, seguito da quello di Izmir, in Turchia, previsto per marzo 2026. Tra i primi modelli che verranno assemblati nei nuovi impianti ci saranno il Dolphin e l’Atto 3, seguiti dall’Atto 2 e dalla citycar Seagull. Questa espansione produttiva segna un punto di svolta, consentendo a BYD di aggirare i dazi europei sulle importazioni e di competere più efficacemente con i costruttori locali.
Parallelamente, l’azienda sta rispondendo ai cambiamenti del mercato con l’introduzione di versioni ibride plug-in per i nuovi modelli, come nel caso del Seal U, che abbina un motore a benzina da 1,5 litri a due motori elettrici per una potenza totale di 218 o 324 CV e un’autonomia elettrica fino a 70 km. L’espansione del brand non si ferma qui: Denza e Yangwang arriveranno in Europa per soddisfare le richieste di un pubblico più esigente. La Denza Z9 GT (immagine sottostante), una berlina sportiva da 1.000 CV con autonomia fino a 1.100 km nella versione ibrida, sfiderà Porsche e BMW.
Il SUV di lusso Yangwang U8 (immagine sopra, l’auto a destra), con una tecnologia di controllo vettoriale a quattro motori, si posizionerà come diretto concorrente di Mercedes-Benz Classe G e Land Rover Defender. L’ingresso di BYD in Europa si preannuncia quindi come una sfida ambiziosa e ben strutturata, che mira a combinare innovazione, produzione locale e un’offerta diversificata per conquistare quote di mercato in uno dei contesti più competitivi del settore automobilistico.
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