L’impiego di carburanti sintetici (i cosiddetti e-fuel) come alternativa alle auto elettriche è stato un tema a lungo discusso all’interno delle Istituzioni dell’Unione Europea, in special modo quando gli Stati UE hanno dovuto decidere se approvare o meno lo stop alla vendita dei motori endotermici a partire dal 2035.
Di recente, però, uno studio ha rilevato che i carburanti sintetici non costituirebbero in concreto una valida alternativa ai veicoli a batteria. Ciò è principalmente dovuto a 3 ragioni: costi elevati di produzioni, scarsa disponibilità sul mercato e inefficienza energetica.
I carburanti sintetici non possono sostituire la transizione verso le auto elettriche
La ricerca è stata condotta dall’ADAC (in pratica, l’ACI tedesco), insieme al Ministero Federale dell’Ambiente tedesco (BMUV, acronimo per Bundesministerium für Umwelt, Naturschutz, nukleare Sicherheit und Verbraucherschutz), al Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research (ISI) e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE).
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Secondo lo studio, commissionato dalla ONG Klima Allianz, l’energia prodotta da 150 turbine eoliche sarebbe in grado di alimentare 240.000 auto elettriche, ma solamente 37.500 veicoli con motore endotermico alimentato a carburante sintetico.
Tutto ciò a causa della minore efficienza energetica del motore a scoppio alimentato da e-fuel rispetto ad uno elettrico, ciò comporta una perdita di energia maggiore di ben 6 volte. In aggiunta, non tenendo conto delle emissioni generate per costruire le componenti dei veicoli, la ricerca ha sottolineato come le emissioni dei veicoli a carburanti sintetici siano maggiori di circa il 50/60% rispetto a quelle delle controparti a batteria. Si tratta di una percentuale calcolata tenendo conto di tutto il ciclo di vita del veicolo.
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Forte di questi risultati, Klima Allianz ha ribadito come gli e-fuel non rappresentino un’alternativa praticabile alla transizione elettrica, anche sul piano economico: per via del difficile processo di produzione e a causa della scarsità, i carburanti sintetici sarebbero venduti a prezzi astronomici, certo più alti dei prezzi dell’energia elettrica presso le colonnine di ricarica.
L’ONG per il clima sembra però aprire a un impiego “industriale” del carburante. A tal proposito, Klima Allianz ha puntualizzato che gli e-fuel potrebbero essere utilizzati in quei settori in cui il processo di elettrificazione difficilmente può attecchire, come l’aviazione o il trasporto marittimo.
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