Se siete dei videogiocatori o anche solo appassionati di questo mondo ai quali piace rimanere informati saprete sicuramente cosa è successo appena tre giorni fa ai server PlayStation: per farla breve, il PlayStation Network è stato down per quasi 24 ore, rendendo praticamente inaccessibile qualsiasi servizio online legato a videogiochi o a funzionalità varie della console, ma non solo.
Oltre a rendere inutilizzabili tutti i servizi online il down del Network ha persino bloccato l’accesso al sistema di verifica delle licenze di giochi digitali e delle unità disco di PlayStation 5, rendendo quindi inutilizzabili persino i giochi fisici acquistati dagli utenti in edizione PlayStation 4 che si appoggiano alla verifica online per effettuare l’aggiornamento alla versione PS5. Di fatto, dunque, si è trattato di un disservizio a dir poco scandaloso che ha portato tantissimi utenti ad infuriarsi.
L’indignazione maggiore è sorta non solo dall’impossibilità di accedere ai giochi online, quanto piuttosto al venire limitati persino nell’accesso di alcuni giochi fisici visto che non era possibile verificare la licenza di questi e quindi, in definitiva, avviarli. Oltre a questo, poi, c’è anche il fatto che PlayStation abbia aspettato diverse ore prima di comunicare di essere al corrente della situazione nonché il fatto che il risarcimento per l’episodio siano solamente cinque giorni di PlayStation Plus agli utenti già abbonati, lasciando di fatto a bocca asciutta tutti gli utenti privi di Plus che si sono comunque ritrovati impossibilitati a giocare a causa del disservizio.
Il futuro dei videogiochi è davvero il digitale?
Nonostante l’episodio sia stato fortunatamente risolto in tempi relativamente brevi, questo ha spinto gli utenti a tornare a discutere di un tema che in realtà non è mai morto: il digitale è davvero il futuro dei videogiochi? Se basta un incidente di questo tipo a rendere inutilizzabili gran parte delle licenze in possesso dagli utenti che garanzie abbiamo che, passando completamente al digitale, la situazione non peggiori ancora di più?
Rispondere a questo quesito adesso è praticamente impossibile e non porterebbe a nulla. Di certo, comunque, vi è il fatto che l’intero meccanismo dei videogiochi digitali vada ripensato e che questo genere di problemi vadano risolti il prima possibile, se davvero il mercato desidera muoversi verso una sempre maggiore digitalizzazione dei contenuti.
