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Seagate e il caso degli hard disk usati, venduti come nuovi: hackeraggio o truffa su larga scala?

Il mercato tecnologico è stato scosso da un caso di frode che sta coinvolgendo Seagate, uno dei più noti produttori di hard disk. Secondo le numerose segnalazioni emerse negli ultimi giorni, alcuni rivenditori hanno venduto come nuove delle unità disco usate, ingannando i clienti e sollevando seri interrogativi sulla sicurezza della catena di fornitura. Il problema non è circoscritto a un solo Paese: oltre 200 segnalazioni sono arrivate solo in Germania stando a quanto riportato dalla nostra fonte Heise, mentre episodi simili sono stati riportati anche in Australia, Thailandia e Giappone. La questione ha rapidamente attirato l’attenzione dei media e ha costretto numerosi rivenditori a prendere posizione.

Diversi negozi online, tra cui Alternate, Bechtle, Galaxus, Proshop e Reichelt, hanno interrotto la vendita dei modelli coinvolti e offerto ai clienti rimborsi o sostituzioni. Alcuni, come CTN-System, hanno addirittura proposto una garanzia aggiuntiva sulle unità acquistate, mentre altri, tra cui Office Partner e Maingau, hanno assicurato il completo rimborso ai clienti danneggiati. Tuttavia, rimane il problema dei rivenditori di marketplace come Amazon, eBay e Kaufland, su cui non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali.

Le unità in questione sembrano essere hard disk che Seagate aveva originariamente venduto a clienti legittimi, ma che successivamente sono state rivendute sul mercato dell’usato e reimmesse come nuove. Il caso solleva interrogativi non solo sulla trasparenza del mercato, ma anche sulla sicurezza dell’acquisto di prodotti tecnologici fuori dai canali ufficiali.

seagate hard disk usato

La risposta di Seagate: indagini in corso, ma nessuna certezza

Seagate ha rilasciato un comunicato in cui prende le distanze dalla vendita di questi dispositivi, affermando di non averli distribuiti direttamente ai rivenditori coinvolti. L’azienda suggerisce che il problema possa derivare dalla catena di rivendita nel mercato dell’usato, dove i prodotti sarebbero stati reimballati e venduti come nuovi senza autorizzazione.

“Raccomandiamo ai rivenditori di acquistare hard disk solo da distributori certificati Seagate, poiché questa è l’unica garanzia di autenticità per i nostri prodotti,” si legge nel comunicato dell’azienda. Inoltre, Seagate ha attivato un team di sicurezza per collaborare con le autorità locali al fine di individuare i responsabili e prevenire ulteriori episodi di frode. L’azienda ha anche invitato i consumatori che sospettano di aver ricevuto un’unità contraffatta a segnalare il problema e a utilizzare lo strumento di verifica della garanzia sul proprio sito ufficiale.

Tuttavia, il servizio di controllo delle garanzie è stato fuori servizio dall’8 al 10 febbraio 2025 per manutenzione programmata, una tempistica che ha complicato momentaneamente le verifiche per i clienti. La vicenda evidenzia ancora una volta i rischi legati alla compravendita di hardware al di fuori dei canali ufficiali e la necessità di una maggiore trasparenza nel settore. Nel frattempo, Seagate continua a indagare, mentre i consumatori attendono risposte definitive su una delle frodi tecnologiche più clamorose degli ultimi anni.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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