L’adattamento del mondo Marvel in un hero shooter competitivo ha permesso a Marvel Rivals di affermarsi come uno dei titoli più sorprendenti degli ultimi tempi e di conquistare milioni di giocatori, ma non tutti sembrano essere soddisfatti della formula scelta da NetEase Games. Uno dei critici più vocali è il popolare streamer Nickmercs, che durante una recente live su Twitch ha accusato il gioco di manipolare il matchmaking per bilanciare artificialmente le performance dei giocatori.
Secondo la sua teoria, il sistema identificerebbe gli utenti dopo una serie di vittorie, assegnandoli poi a squadre meno performanti per aumentare la sfida e la permanenza nel gioco. Questo meccanismo, noto come Engagement Optimized Matchmaking (EOMM), è stato già utilizzato in diversi titoli multiplayer, ma il suo impatto su Marvel Rivals ha scatenato un acceso dibattito. “Dopo un paio di vittorie, il sistema ti segna e ti butta in partite squilibrate, dove la tua squadra sembra non avere speranze,” ha affermato Nickmercs, sottolineando come il vero obiettivo non sia ricompensare l’abilità, ma mantenere i giocatori coinvolti con una sequenza alternata di vittorie e sconfitte.
Questa teoria ha diviso la community: da un lato, molti utenti sostengono di aver vissuto esperienze simili, con partite che sembrano insolitamente sbilanciate. Dall’altro, c’è chi crede che questo tipo di matchmaking sia ormai una costante nei giochi multiplayer e che accusare il sistema sia solo un modo per giustificare le proprie sconfitte.
Engagement-based matchmaking: il sistema è davvero su Marvel Rivals?
L’idea di un matchmaking basato sull’engagement non è nuova, e anzi, ha trovato conferma nei documenti pubblicati da NetEase Games sul funzionamento del loro sistema. Uno studio intitolato OptMatch: Optimized Matchmaking via Modeling the High-Order Interactions on the Arena descrive infatti un algoritmo sviluppato per bilanciare la soddisfazione dei giocatori, prendendo in considerazione non solo il livello di abilità, ma anche metriche di coinvolgimento e compatibilità di stile di gioco.
In sostanza, questo sistema non si limita a creare match tra giocatori dello stesso livello, ma cerca di mantenere tutti in una zona di comfort tale da evitare lunghe strisce di vittorie o sconfitte. Secondo alcuni, però, il vero obiettivo è un meccanismo che alimenta la dipendenza dal gioco. Alternando momenti di successo e frustrazione, il sistema spingerebbe i giocatori a restare più a lungo nel tentativo di dimostrare il proprio valore o di riscattare una serie negativa.
Nonostante le accuse, NetEase Games non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione, e il matchmaking di Marvel Rivals rimane ancora un tema di discussione tra i giocatori. Se da un lato alcuni ritengono che il sistema sia ingiusto, dall’altro è innegabile che il gioco sia stato progettato per garantire il massimo coinvolgimento. In ogni caso, Marvel Rivals è stato creato per offrire un’esperienza di gioco avvincente e dinamica, e al netto delle strategie adottate dagli sviluppatori, il vero punto centrale resta il puro divertimento.