In Giappone è finalmente uscito il nuovissimo film dedicato alle Rose di Versailles, conosciuto nel nostro paese anche come Lady Oscar. Il capolavoro di Riyoko Ikeda torna quindi in versione animata, questa volta al cinema, e si racconta in una veste completamente nuova e inedita: attraverso la musica.
Il film sarà infatti intervallato da numerose scene in cui i personaggi cantano diverse canzoni, composte da Hiroyuki Sawano per l’occasione e i cui testi naturalmente accompagnano lo sviluppo dei personaggi o l’evolversi della trama principale dell’opera. Tutte le canzoni sono già disponibili su Spotify e YouTube.
Il giorno dell’uscita nei cinema del film, inoltre, è stato rilasciato su YouTube un video dedicato alla canzone “Versailles“, realizzata da Ayaka per l’opera. All’interno del video possiamo ammirare numerose scene del film, tutte estremamente importanti e ricche di significati nascosti al punto che non esageriamo nel definire il video un enorme tributo all’opera e ai personaggi di Riyoko Ikeda, oltre che un primo assaggio di quello che realisticamente possiamo aspettarci dalla pellicola.
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Le due Rose di Versailles
Le rose sono degli elementi ricorrenti per tutto il video, logicamente visto il titolo originale dell’opera, e sin dai suoi primissimi frame possiamo vedere come queste siano associate alle due protagoniste femminili della storia: Oscar e Maria Antonietta.
In uno dei primi momenti del video le vediamo darsi le spalle all’interno di qualcosa che sembra una carta dei tarocchi. Molto interessante e significativo, inoltre, il fatto che entrambe siano circondate da rose bianche ma tengano in mano una rosa rossa. Le due guardano verso direzioni opposte, e questo è un concetto che ritornerà in maniera potentissima alla fine del video.
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Maria Antonietta tra passato e futuro
Poco dopo vediamo due frame raffiguranti Maria Antonietta estremamene significativi che riescono, nel giro di pochissimi secondi, a riassumere e abbracciare perfettamente il cuore e la crescita del personaggio, tanto quello storico quanto quello trasposto magistralmente dalla matita della Ikeda.
Il primo raffigura una Maria Antonietta giovanissima e appena arrivata a Versailles per il matrimonio con l’allora Delfino e futuro Re Luigi XVI, quando credeva che essere circondata di belle cose, vivere nel lusso e indossare abiti sfarzosi rappresentasse la vera felicità. Dietro di lei si intravede l’immenso giardino di Versailles e, naturalmente, la Villa stessa.
![Lady Oscar](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2025/02/photo_5848452049681893172_y-1024x503.jpg)
Il secondo frame vede invece una Maria Antonietta adulta che ha finalmente compreso cosa desidera di più dalla vita e cosa è per lei la vera felicità: non indossa più abiti eccessivamente eleganti e la Versailles che si ergeva dietro di lei nel primo frame è assente. Al loro posto troviamo una casetta rurale che dovrebbe rappresentare il Petit Trianon, piccola villa poco distante da Versailles che Luigi XVI donò alla moglie quando lei stessa espresse il desiderio di poter passare del tempo da sola coi figli lontana dagli impegni di corte.
Tutti questi elementi non sono invenzioni di Riyoko Ikeda, anzi sono tutti storicamente accurati nonostante il vero Petit Trianon non sia presente nel video e sia stato “romanzato” e fatto diventare una semplice e povera casetta. In questo periodo della sua vita, Maria Antonietta inizia a desiderare di allontanarsi dal caos di Versailles e comprende che tutto ciò che desidera dalla vita è semplicemente il poter stare coi propri figli. A rafforzare ciò assieme a lei sono presenti i tre figli Maria Teresa, Luigi Giuseppe e Luigi Carlo. I design realizzati da Studio MAPPA sono identici a quelli utilizzati dell’anime del ’79, che a loro volte comunque riprendevano abbastanza fedelmente quelli che sono i pochi quadri e descrizioni che abbiamo dei principini.
![Lady Oscar](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2025/02/photo_5848452049681893173_y-1024x566.jpg)
Il primo e l’ultimo amore
Nel ritornello della canzone sentiamo per ben tre volte la frase “you’re my last, you’re my first”. La prima volta in cui tale frase ricorre l’immagine che la accompagna è un frame di André, mentre la seconda la protagonista è Oscar.
Anche in questo caso la scelta probabilmente non è casuale. Per André, infatti, Oscar è stata il suo primo e ultimo amore, mentre per quanto riguarda Oscar l’amico d’infanzia è stato il secondo uomo di cui si sia mai innamorata, ma anche l’ultimo. Questo elemento, e l’amore più in generale, rappresenta un tassello fondamentale nella storia del duo e soprattutto in quella di Oscar, perciò vedere posta una certa attenzione già nel testo della Theme Song e nel video realizzato per essa non può che far sperare bene per il film nella sua interezza.
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La rappresentazione dei personaggi
Già l’anime del 1979 era riuscito perfettamente nella missione di mostrarci la crescita dei personaggi non solo specificando in che anno ci troviamo attraverso la narrazione, ma anche modificandone i lineamenti: man mano che la serie prosegue riusciamo a renderci conto dello scorrere del tempo e di quanto i personaggi siano decisamente più adulti rispetto ai primi episodi, e questo si nota in particolare dall’episodio venti in poi. Maria Antonietta ha un’espressione meno fanciullesca, Oscar ha dei lineamenti più duri e decisi, André e Fersen una corporatura più definita. I protagonisti, ma anche i personaggi secondari come Rosalie o Luigi XVI, crescono col passare degli anni e d’altro canto per una serie che copre circa vent’anni della loro vita non potevamo aspettarci niente di diverso.
Anche il film realizzato da Studio MAPPA sembra essere riuscito perfettamente nell’impresa e in numerosi frame del video possiamo notare la marcata differenza nel modo di disegnare e rappresentare i protagonisti. Nello screen poco più su, ad esempio, Oscar è molto più adulta rispetto ad altri frame e possiamo dire lo stesso di Maria Antonietta e degli altri protagonisti. Lo scorrere del tempo, nonostante la brevità della pellicola, non sembra sarà un problema.
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Oscar e il concetto di bivio
Il concetto di bivio è fondamentale per la protagonista de Le Rose di Versailles, anche se non sempre la serie del 1979 riesce a specificarlo, almeno nella sua prima metà. Per tutto il tempo, Oscar ha vissuto al centro perfetto di un bivio, bloccata nel tentativo di decidere tra due opposti: tra l’essere una donna e l’essere un uomo, tra combattere soltanto oppure concedersi di amare come desidererebbe il suo cuore. Si tratta di un dilemma che la protagonista impiegherà quasi tutta la vita a risolvere e che alla fine la porterà a realizzare che, talvolta, compiere una scelta così radicale non è necessario finché si riesce a vivere bene e a rimanere fedeli a se stessi.
![Lady Oscar](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2025/02/42a81d21-a49b-4bfc-8a71-d1b000f5e1c6-1024x576.jpg)
Allo stesso tempo, il film di Studio MAPPA sembra metterà più attenzione nel rappresentare Oscar come “figlio di Marte” rispetto all’anime del 1979, dove invece questo concetto ricorreva soltanto una volta. Anche in questo caso è un grande tributo all’opera originale di Riyoko Ikeda che conferma quanto la pellicola dovrebbe essere un adattamento più fedele e preciso, privo delle licenze poetiche del primo, del materiale originale.
![Lady Oscar](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2025/02/8778b23c-3de2-4389-b991-b100d91b7e7d-1024x571.jpg)
Addio a Versailles
La conclusione del video coincide con l’abbandono di Oscar a Versailles e le sue dimissioni dal titolo di Comandante delle Guardie Reali: la protagonista decide di comunicare l’abbandono a Maria Antonietta, assieme al suo desiderio di unirsi alla causa del popolo che da lì a poco prenderà la Bastiglia (momento, peraltro, mostrato proprio nel video della canzone).
Il contrasto tra le due protagoniste è ora evidente. Maria Antonietta viene rappresentata con colori più femminili e lineamenti meno definiti, mentre nella metà dello schermo in cui Oscar fa da padrone vediamo una prevalenza del colore azzurro. Alle due, inoltre, sono affidate rispettivamente le rose rosse e le rose bianche, simboli rispettivamente di amore e di nuovi inizi.
Oscar si allontana e la scena cambia. Non ci troviamo più in una dimensione onirica fatta di rose ma all’interno di Versailles, dove vediamo delle porte chiudersi e Maria Antonietta in piedi ferma ad osservare dietro di sé, segno che molto probabilmente Studio MAPPA porterà la scena dell’addio tra le due all’interno di Versailles e non all’aperto come nel vecchio adattamento.
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Riconoscibilissimi sono gli immensi corridoi di Versailles fatti di porte apparentemente tutte uguali. Negli ultimi frame del video potremo notare come anche la famosa Galleria degli Specchi è praticamente identica a come appare nella realtà, e anche questo non può che essere un enorme punto a favore dell’opera realizzata da Studio MAPPA.
Il finale del video
Il video termina mostrandoci una serie di personaggi in dissolvenza: in ordine vediamo Luigi XVI, i figli della regina Maria Teresa e Luigi Carlo, i genitori di Oscar e infine Maria Antonietta stessa e Fersen. Inizialmente questa scelta sembra priva di significato, tuttavia l’assenza di Luigi Giuseppe, secondogenito del re e della regina deceduto pochi mesi prima della Presa della Bastiglia, potrebbe suggerirne il significato: si tratta, cioè, di tutti i personaggi che sopravviveranno ad Oscar nel film, nonostante alcuni di loro moriranno poco dopo.
![Lady Oscar](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2025/02/photo_5848452049681893201_y.jpg)
Conclusioni
In conclusione se la qualità del film nella sua interezza sarà in grado di rispecchiare quella di questo breve video potremo trovarci di fronte ad un’ottimo adattamento della storia de Le Rose di Versailles, fedele all’originale e in grado di donarci tante emozioni quante riuscì a fare l’adattamento del 1979.
Studio MAPPA ha messo da parte i toni duri e aggressivi delle proprie ultime produzioni e si è confrontato con un’opera del tutto diversa dai propri standard, e il primo risultato sembra più che positivo. Non ci resta che attendere, sperando che Yamato Video riesca a portare nelle sale del nostro paese il film così da poter valutare coi nostri occhi il risultato.
![Lady Oscar](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2025/02/lady-oscar-1024x579.jpg)