Xiaomi, il gigante degli smartphone, ha sorpreso il mondo con l’ingresso nel settore delle auto elettriche, lanciando a fine 2023 la sua prima EV: la SU7. Soprannominata online “la Apple Car cinese”, questa berlina sta dimostrando che il segmento delle auto tradizionali può ancora competere in un mercato sempre più dominato da SUV e crossover. Con oltre 135.000 unità consegnate nel 2024 e un obiettivo ambizioso di 300.000 vendite per il 2025, l’azienda sta rapidamente scalando le classifiche dei produttori cinesi di veicoli elettrici.
Il segreto di questo successo sta in un mix di design accattivante, tecnologia avanzata e un prezzo altamente competitivo. Pur essendo più grande di una Tesla Model 3, la SU7 ha un costo inferiore di circa 1.000 dollari rispetto alla berlina americana, con un prezzo di partenza di appena 31.000 dollari in Cina. Ma la vera sorpresa è la versione Ultra, un mostro da 1.500 cavalli progettato per sfidare e superare la Porsche Cayman Turbo GT sul leggendario circuito del Nürburgring, secondo l’analisi compiuta da InsideEvs. Questo modello top di gamma ha un prezzo di circa 114.000 dollari e punta a ridefinire le prestazioni delle elettriche di lusso.
Oltre al design e alla potenza, la SU7 vanta un’autonomia competitiva grazie alle sue diverse configurazioni di batteria: 73,6 kWh per la versione base, 94,3 kWh per la Pro e 101 kWh per la Max, con un’autonomia massima dichiarata di 800 km secondo il ciclo CLTC. Xiaomi sta inoltre lavorando a batterie ancora più capienti, un segnale chiaro della volontà di migliorare ulteriormente l’efficienza e le prestazioni del suo primo veicolo.
Il crossover Xiaomi YU7 e l’espansione oltre la Cina
Xiaomi non si ferma alla berlina. Per consolidare la sua posizione sul mercato, sta per lanciare il YU7, un crossover sviluppato sulla stessa piattaforma della SU7. Pensato per attrarre gli amanti degli SUV e offrire un’esperienza di guida rialzata e un abitacolo più spazioso, il YU7 ha dimensioni e wheelbase identici alla berlina, mantenendo lo stesso design raffinato, che ricorda molto il Ferrari Purosangue. Anche in questo caso, la tecnologia sarà un punto di forza, con motori e batterie probabilmente identici alla SU7.
L’espansione della casa automobilistica non si limita al solo mercato cinese. Xiaomi ha già mostrato la SU7 in Europa e ha dichiarato apertamente la volontà di portare i suoi veicoli nel mercato occidentale. Anche se non c’è ancora una data ufficiale per il debutto europeo, l’interesse è alto, al punto che persino il CEO di Ford, Jim Farley, ha testato la SU7 per sei mesi, rimanendone talmente colpito da voler continuare a guidarla. Con una crescita rapidissima, l’azienda sembra aver trovato la formula vincente per imporsi tra i grandi nomi dell’automotive. Ora resta solo da vedere se riuscirà a replicare il suo successo oltre i confini della Cina.