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Komi Can’t Communicate: il manga si è concluso, lasciando un vuoto difficile da colmare

Fin dal suo debutto nel 2016, la serie “Komi Can’t Communicate” di Tomohito Oda è riuscita facilmente a conquistare i cuori dei lettori e appassionati di manga con la sua combinazione di umorismo delicato e tematiche profonde, seguendo la storia scolastica di Shoko Komi, una studentessa delle superiori di straordinaria bellezza e grazia, che soffre di una forma acuta di ansia sociale che le rende difficile comunicare con gli altri. Con l’aiuto del suo compagno di classe, Hitohito Tadano, Komi si pone l’obiettivo di fare 100 amici, intraprendendo un viaggio di crescita personale e scoperta che proprio in queste ore è giunto al termine.

Infatti, il manga Komi Can’t Communicate ha appena raggiunto la sua conclusione, totalizzando l’incredibile cifra di 499 capitoli all’attivo, raccolti in 36 volumi. Per fare cifra tonda e raggiungere il numero 500, l’ultimo volume, previsto per il 18 marzo in Giappone, includerà un capitolo aggiuntivo, dove idealmente verranno esplorati gli ultimi dettagli, soprattutto per quanto riguarda le relazioni dei vari personaggi.

La conclusione della serie è stata accolta positivamente dai fan, che hanno apprezzato il finale sereno e appagante che non lascia questioni in sospeso, accompagnato da una bellissima pagina a colori (che vi lasciamo di seguito). Con 499 capitoli che spaziano da archi narrativi approfonditi a scene brevi ma significative, fino all’inclusione di storie secondarie dedicate ad altri personaggi, Komi Can’t Communicate rimane un’opera che celebra la bellezza delle interazioni umane e la crescita personale.

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Cosa ci lascia il manga Komi Cant’ Communicate

Uno degli aspetti più apprezzati del manga è indubbiamente la sua capacità di bilanciare momenti comici con riflessioni sincere sulla difficoltà di comunicare e sull’importanza dell’amicizia. La narrazione si evolve in modo “wholesome”, offrendo ai lettori una sensazione di calore e conforto. La serie non si concentra esclusivamente sui due protagonisti principali, ma dedica spazio anche agli archi narrativi di personaggi secondari, arricchendo la trama con una varietà di prospettive e storie.

Il successo del manga ha portato a un adattamento anime altrettanto acclamato, che ha ulteriormente ampliato la sua popolarità. L’anime è stato lodato per la sua fedeltà al materiale originale e per la qualità dell’animazione, nonché per il lavoro degli interpreti, contribuendo a portare la storia di Komi a un pubblico ancora più vasto. La conclusione del manga non ha portato solo apprezzamenti, ma anche un po’ di tristezza, considerando quanto sarà difficile per molti appassionati rinunciare all’appuntamento regolare con una lettura sempre attesa.

Komi Can't Communicate

Eppure tutte le belle storie hanno un finale e piano piano tutti devono accettarlo. Per questo finale, la copertina di Weekly Shonen Sunday N° 9/2025 (immagine sottostante) è stata dedicata proprio a Komi Can’t Communicate, alla quale sono seguite molte illustrazioni celebrative, come quella di Nekoguchi. In un’epoca in cui la comunicazione è fondamentale, questa storia ci ricorda l’importanza dell’empatia, della comprensione e del sostegno reciproco. Il suo viaggio e quello dei suoi amici continuerà a risuonare nei cuori dei lettori per gli anni a venire, lasciando un’impronta indelebile nel panorama dei manga contemporanei.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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