L’uscita di Dragon Age: The Veilguard ha suscitato decisamente più polemiche di quanto EA si aspettasse, e purtroppo anche i risultati in termini di vendite non hanno rispettato le aspettative della società di produzione, che deve fronteggiare dei dati in perdita nonostante l’entusiasmo che almeno inizialmente circondava il titolo.
A causa di alcune scelte di trama e modifiche di lore decisamente discutibili sia per i fan di vecchia data sia per chi, invece, al brand di Dragon Age si è approcciato da relativamente poco tempo, infatti, il titolo è stato oggetto di forti critiche sin dal day one e ad oggi sono molti gli appassionati ad avere già smesso di giocarlo, o addirittura ad aver deciso di evitare persino l’acquisto per non supportare un prodotto che non riescono ad accettare in alcun modo.
Tutto ciò si è naturalmente tradotto in un vero e proprio flop commerciale, che secondo quanto riportato da Bloomberg.com ha portato Electronic Arts a riformulare al ribasso le previsioni per l’anno fiscale in corso, abbassando il range a 7/7.15 milioni di dollari: circa mezzo milione di dollari in meno rispetto alle aspettative iniziali.
Il flop di Dragon Age: The Veilguard, un insuccesso annunciato?
Difficile prevedere se Electronic Arts avesse potuto prevedere o meno le polemiche che hanno circondato il gioco al momento dell’uscita. Sicuramente, però, non avevano previsto un simile risultato negativo in termini di vendite.
Ad aver acquistato Dragon Age: The Veilguard in questo trimestre sono circa 1 milione e mezzo di giocatori, ossia meno della metà di quanto EA si aspettava inizialmente. Di questo, poi, dobbiamo considerare tutti quelli che hanno deciso di abbandonarlo poco dopo l’acquisto, dato altrettanto significativo per valutare l’effettiva longevità di un gioco. A contribuire al dato negativo, poi, c’è il fatto che il titolo si è scontrato all’uscita con altri nomi altrettanto attesi e ciò ha portato i giocatori a fare una scelta, costringendoli evidentemente ad abbandonare l’ultima fatica di EA.
Non sappiamo se e come Electronic Arts correrà ai ripari, ma sicuramente non si tratta di un inizio 2025 positivo per la compagnia di videogiochi.