Dopo settimane di speculazioni e accuse, Elon Musk ha confermato ciò di cui era accusato dagli utenti: la condivisione dei suoi account di Path of Exile 2 e Diablo 4 per raggiungere alcuni dei suoi risultati più importanti e noti nei giochi. La rivelazione è arrivata attraverso un video pubblicato dal creatore di contenuti YouTube NikoWrex, che ha condiviso messaggi privati ricevuti dal CEO di X, nei quali Musk ammette apertamente di aver utilizzato altre persone per la crescita dei suoi account.
Le voci sul presunto boosting di Musk hanno iniziato a circolare dopo una sua diretta streaming su Path of Exile 2. Gli spettatori hanno notato evidenti lacune nella conoscenza del gioco, difficilmente compatibili con il livello di abilità richiesto per un account classificato globalmente in modalità Hardcore. La situazione è stata ulteriormente complicata dal fatto che Musk aveva già reclamato il titolo di miglior giocatore di Diablo 4 al mondo, un’affermazione che molti hanno iniziato a mettere in dubbio. Nella conversazione privata con NikoWrex, Musk ha ammesso anche di aver effettuato acquisti con denaro reale per migliorare il suo equipaggiamento.
Quando interrogato direttamente se avesse mai utilizzato qualcuno per potenziare i suoi account o acquistare risorse, Musk ha risposto in modo affermativo, accompagnando la dichiarazione con un’emoji “100%”. Tuttavia, ha specificato che ogni volta che ha trasmesso gameplay in streaming, stava giocando personalmente. “La competizione con i giocatori asiatici rende impossibile evitare di condividere gli account,” ha dichiarato Musk, giustificando in parte le sue azioni. Ha anche negato di aver mai preteso credito personale per i risultati raggiunti, affermando di non aver mai rivendicato esplicitamente che fosse tutto opera sua.
Il problema dell’immagine pubblica di “gamer” di Elon Musk
Chi ha risposto dello al video di NikoWrex è stato Asmongold, finito al centro di quello che è stato definito un vero e proprio scontro online. Nel suo personale video reazione, è stato critico ma ponderato. Pur riconoscendo che Elon Musk potrebbe essere “abbastanza bravo” nei videogiochi, ha sottolineato che c’è una netta differenza tra essere un buon giocatore e raggiungere il livello 97 in Path of Exile 2.
Secondo Asmongold, Musk avrebbe alimentato l’impressione di essere un giocatore di altissimo livello, specialmente nelle sue apparizioni pubbliche, come i podcast con Joe Rogan, senza mai chiarire l’uso di account condivisi. “La gente tende a pensare che quando parli di un account come tuo, tu abbia ottenuto quei risultati personalmente,” ha osservato Asmongold. La questione, dunque, non riguarda solo l’aspetto tecnico del boosting, ma anche l’immagine che Musk ha costruito nel tempo come appassionato e abilissimo gamer.
Le ammissioni di Elon Musk mettono fine alle speculazioni, confermando che i suoi successi in Path of Exile 2 e Diablo 4 non sono stati interamente frutto del suo impegno personale. La vicenda, tuttavia, evidenzia un problema più ampio: quanto sia importante essere trasparenti in un’era in cui l’immagine pubblica può influenzare la percezione del talento e dell’autenticità.