TikTok, il celebre social network cinese, non è più disponibile negli Stati Uniti. La piattaforma ha interrotto ogni accesso all’applicazione agli utenti statunitensi la scorsa notte, in attuazione di una nuova legge americana che mette al bando le società nelle mani di Pechino.
Infatti, a essere stato colpito dal ban non è solo il social network , ma anche altri prodotti cinesi, come il videogioco mobile Marvel Snap. Nel frattempo il neoeletto Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che domani 20 gennaio si insedierà nella Casa Bianca, pensa a una soluzione.
Il ban di TikTok negli Stati Uniti
Come già anticipato, il social network cinese ha limitato l’accesso agli utenti americani nella notte tra il 18 e il 19 gennaio, poco prima che entrasse in vigore su scala federale il divieto imposto da Washington. Qualora l’utente dovesse aprire l’applicazione, questa cercherà di caricare dei contenuti in loop senza mai avere successo.
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Anzi, al posto dei contenuti, l’app mostrerà un messaggio che informa l’utente che “una legge che vieta TikTok è stata promulgata negli Stati Uniti. Sfortunatamente ciò significa che non puoi usare TikTok per il momento”. I vertici di Byte Dance si dicono anche fiduciosi che l’amministrazione Trump possa lavorare a una soluzione per rendere nuovamente disponibile la piattaforma social.
“A law banning TikTok has benn enacted in the U.S. Unfortunately, that means you can’t use TikTok for now. We are fortunate that President Trump has indicate that he will work with us on a solution to reinstate TikTok one he takes office. Please stay tuned!”
Il messaggio che compare sull’applicazione
La questione, però, è tutt’altro che di facile soluzione: nonostante Trump abbia già dichiarato di star ponderando la concessione di una proroga di 90 giorni al divieto (già approvata della Corte Suprema), l’azienda cinese sembra intenzionata a far rimanere TikTok in Cina.
Infatti, il ban legislativo colpisce tutte le società controllate direttamente o indirettamente dalla Cina, per ragioni di sicurezza nazionale. L’applicazione del divieto legislativo rappresenta l’ultimo atto dell’amministrazione Biden, atto fortemente osteggiato dagli stessi democratici che, più volte, hanno suggerito al Presidente uscente di fare marcia indietro e di riconsiderare la questione.