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La società BP annuncia tagli al personale pari a 7.700 lavoratori che saranno scelti dall’AI

La multinazionale petrolifera britannica BP ha annunciato un piano di licenziamenti che coinvolgerà oltre 7.700 persone, pari a più del 5% della forza lavoro totale. La decisione si inserisce in una strategia di riduzione dei costi, con l’obiettivo di risparmiare 2 miliardi di dollari, in un momento critico per l’industria energetica globale.

Il piano prevede il licenziamento di 4.700 dipendenti a tempo pieno, a cui si aggiunge la non riconferma di 3.000 collaboratori e consulenti esterni, con le decisioni che, stando a quanto riporta IlSole24Ore, saranno addirittura gestite dall’intelligenza artificiale, o quanto meno essa giocherà un ruolo importante nel rilevare i posti da liberare. Con una forza lavoro globale di 87.800 persone, di cui 16.000 impiegate nel Regno Unito, BP si prepara ad affrontare una riorganizzazione drastica per rispondere alle pressioni degli azionisti e alla crisi che ha colpito il settore dell’energia.

L’amministratore delegato Murray Auchincloss ha illustrato il piano come parte di una strategia per contrastare gli errori di previsione sul mercato del petrolio e per gestire l’impatto della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, la riduzione del personale è solo una delle prime misure, e ulteriori sforzi di risparmio sono previsti per i prossimi anni. Nonostante queste azioni, la compagnia ha ammesso che potrebbe essere costretta a fare ulteriori tagli.

BP e i tagli al personale

L’impatto della transizione energetica su BP

Le difficoltà di BP riflettono una più ampia crisi che interessa l’intero settore delle energie fossili. Come molte altre compagnie, BP sta affrontando le sfide della decarbonizzazione, che richiedono investimenti significativi in tecnologie cosiddette “green”. Tuttavia, le strategie adottate negli anni precedenti, tra cui un grande focus sull’eolico offshore sotto la guida del precedente CEO Bernard Looney, non hanno portato i risultati sperati. La lenta transizione dai combustibili fossili ha spinto la compagnia a rivalutare le sue priorità, con un possibile ritorno agli investimenti sugli idrocarburi.

La decisione di ridurre drasticamente il personale non riguarda solo la sostenibilità economica, ma anche la volontà di placare il malcontento degli azionisti, sempre più preoccupati per il futuro del gigante energetico. BP, una delle “Sette Sorelle”, sembra ora concentrata a ritrovare stabilità finanziaria, ma il percorso verso una vera trasformazione ecologica appare ancora lungo e pieno di ostacoli.

transizione green di BP

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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