Il capolavoro di Ueda, Shadow of the Colossus, è stato rilasciato ormai vent’anni fa, ma ha ancora un posto speciale nei cuori dei fan. Parliamo di uno dei titoli più amati dell’era PS2, sia per la sua struttura, sia per la lore che per la meravigliosa colonna sonora. Oggetto anche di un remake per sistemi PlayStation odierni, il gioco doveva ricevere anche un adattamento cinematografico, annunciato ormai nel lontano aprile del 2009.
Dopo cinque anni da quella data, cinque anni passati nel silenzio più assoluto, si è saputo che il progetto era ancora in vita, e avrebbe visto al comando il regista Andy Muschietti. Il problema, però, fu che quest’ultimo fu coinvolto in altre produzioni, come It e The Flash, ed è attualmente alle prese con The Brave and The Bold.
In una recentissima intervista ad una radio argentina, però, Muschietti è tornato a parlare del film di Shadow of the Colossus dopo un’attesa ulteriore di undici anni. A quanto pare il progetto è ancora vivo, e potrebbe vedere finalmente la propria concretizzazione prima di quanto pensiamo, anche se va definito il giusto budget per il titolo.
Quale budget per il film di Shadow of the Colossus?
Muschietti ha senza dubbio costruito un buon legame con il gioco. Egli ha infatti dichiarato: “non sono un grande gamer, ma Shadow of the Colossus mi sembra un capolavoro, e ci ho giocato diverse volte“. L’interesse nel realizzare un film, dunque, c’è sempre stato, e non è in procinto di svanire: “il film è in fase di sviluppo da 10 anni e ora c’è la possibilità di realizzarlo“.
Il problema attuale, però, è rappresentato dalle questioni di budget legate al progetto. Per quanto la passione sia un elemento importante, una produzione colossale come questa necessita di una base economica di un certo rilievo. “Shadow of the Colossus è un gioco di culto, ma per fare un buon film, c’è uno studio che inserisce i numeri e dice quanto vale dare al regista 200, 150 o 100 milioni di dollari. Ci sono diverse versioni del film, e ovviamente vorrei che mi dessero 200 milioni, ma questo è un altro fattore da tenere in considerazione“.
Insomma, in generale il regista sottolinea come ci sia “una sceneggiatura che mi piace molto, ma ci sono fattori che non hanno nulla a che fare con il tuo hobby e la voglia di realizzarla, ma con quanto sia popolare una proprietà intellettuale come questa“. Vedremo, dunque, se la passione dietro al progetto potrà avere il supporto economico che il gioco merita, sperando questo possa essere rilasciato quanto prima!
