La scorsa notte è arrivata la notizia che un Tesla Cybertruck è “esploso” davanti al Trump International Hotel situato a Las Vegas, in Nevada, durante il giorno di Capodanno. Purtroppo l’esplosione ha ferito sette persone (fortunatamente non in maniera grave) e causato la morte del conducente del mezzo, che a quanto pare era stato preso a noleggio.
Stando a quanto riportato dai media americani, questa Tesla Cybertruck è stata parcheggiata davanti all’hotel nella mattinata del 1° gennaio, ed è esplosa appena 20 secondi dopo. Il momento dell’esplosione è stato catturato dalle telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’hotel, con il video che ha fatto il giro del web.
La Tesla Cybertruck esplosa a Las Vegas: si pensa a un attentato
Lo sceriffo di Las Vegas Kevin McHahill ha dichiarato che gli investigatori sono riusciti a rintracciare il tragitto dei pickup tramite le stazioni di ricarica Tesla. Il veicolo è stata rilevata dai lettori di targhe alle 7:30 del mattino, e per la successiva ora avrebbe viaggiato su e giù per la Las Vegas Boulevard prima di fermarsi davanti all’Hotel.
L’esplosione non è dovuta a nessun difetto interno del veicolo: nel suo cassone c’erano taniche di benzina e numerosi fuochi d’artificio, che secondo la CNN erano collegati a un detonatore controllato dal conducente. McMahill ha aggiunto che la robustezza del Cybertruck ha contenuto di molto i danni dell’esplosione, che con un veicolo diverso avrebbe portato a conseguenze ben peggiori.
Una delle ipotesi generali è che si tratti di un attentato suicida che presenta numerose similitudini con un attacco avvenuto poco tempo fa a New Orleans, che ha visto come protagonista una F-150. Infatti entrambi i veicoli usati dai colpevoli erano stati noleggiati presso Turo, e anche il conducente della F-150 si è fatto esplodere assieme alla macchina. Non è da escludere poi che la scelta di utilizzare un veicolo di Tesla per un attentato davanti a una proprietà di Trump sia stata fatti come rimando all’imminente amministrazione del governo americano.
Musk ha appoggiato molto Trump, tanto che sarà parte della sua squadra di governo come capo del Doge.
