Dr Commodore
LIVE

Amazon: licenziato un corriere. Il motivo? Non riusciva a consegnare 150 pacchi al giorno

È noto ai più come Amazon, il colosso statunitense dell’e-commerce, nel tempo abbia fatto dell’efficienza non solo il proprio marchio distintivo, ma anche lo strumento più possente per imporsi sul mercato virtuale. Però, la ricerca di un sempre maggior livello di efficienza sembra comportare una compressione dei diritti dei lavoratori, considerati dall’azienda alla stregua di macchinari da sfruttare.

Un esempio di questo distorto meccanismo, oltre allo stretto controllo di Amazon sull’attività dei propri operai , è la storia di Valter De Cillis, corriere licenziato dal colosso dell’e-commerce perché non consegnava abbasta pacchi.

Amazon: maggiore efficienza al costo di “ritmi massacranti” per i lavoratori

Il signor De Cillis, corriere presso la Levante Logistica e impiegato in subappalto per Amazon, ha voluto raccontare la sua esperienza (e il suo licenziamento) per cercare di smuovere le coscienze e al fine di mettere in luce la grande problematica dei turni serrati che affligge parte di chi lavora per la logistica di Amazon.

Amazon agcm

LEGGI ANCHE: Balatro Special Edition è ora in offerta su Amazon!

L’operaio, attivo tra le province di Pisa e di Lucca, racconta che lui, come tanti altri corrieri, dovevano consegnare 150 pacchi ogni giorno, in sei ore di lavoro complessivo. Una media di circa 25 consegne ogni ora, nonostante il traffico, le condizioni metereologiche, il ritardo dei clienti, il carico-scarico delle merci e le pause bagno.

Si tratta di “ritmi massacranti”, impossibili da sostenere, così serrati che costringono i corrieri a dover rinunciare alla propria pausa pranzo per raggiungere l’obiettivo di consegna. E nonostante i sacrifici e le rinunce, più volte il signor De Cillis è tornato al magazzino con dei pacchi ancora sul furgone (dunque, non consegnati).

Amazon

Per questo motivo, racconta, è stato più volte richiamato dalla società, sanzionato disciplinarmente, sospeso e, infine, licenziato lo scorso 28 ottobre. Il corriere sostiene che, alla base del provvedimento di licenziamento, ci sarebbe anche la sua attività sindacale svolta nell’Unione sindacale di base.

In molti hanno espresso solidarietà a Valter De Cillis per quanto accaduto, compreso Chris Smalls, fondatore del Labour Amazon Union a New York.

Il colosso statunitense si è difesa da ogni accusa attraverso un comunicato stampa. Secondo la società, la mancata consegna dei pacchi non determina in modo automatico l’irrogazione di un provvedimento disciplinare. L’azienda ha anche evidenziato gli “standard elevati e un codice di condotta che i nostri fornitori di servizi di consegna devono rispettare per poter lavorare” come partner di Amazon.

Amazon

Fonti: 1

Articoli correlati

Francesco Lanciano

Francesco Lanciano

Classe 1998, videogiocatore incallito e da sempre appassionato alla tecnologia

Condividi