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La società di Chiara Ferragni, la Fenice Srl, è stata rimossa dall’elenco delle PMI innovative

Un momento di estrema difficoltà per il brand Ferragni. La Fenice Srl, società che gestisce il marchio di Chiara Ferragni e ne firma prodotti di moda, trucchi e altro, è stata recentemente cancellata dall’elenco delle PMI (piccole e medie imprese) innovative della Camera di Commercio di Milano. Questo evento segna un nuovo stop, in un periodo già delicato per la società, che ha perso uno status che garantiva importanti agevolazioni e flessibilità, dopo l’annuncio per la ricerca di soci nell’aprile 2024 per salvare la società.

La cancellazione, riportata dall’agenzia Radiocor le cui parole sono state poi ricondivise da la Repubblica, è avvenuta per “mancato deposito della dichiarazione di mantenimento del possesso dei requisiti.” Sebbene l’omissione possa sembrare una svista, è più probabile che l’azienda non soddisfi più i criteri richiesti per rimanere in questo registro. Le PMI innovative godono di vantaggi come incentivi fiscali sugli investimenti, semplificazioni gestionali e agevolazioni per il ripianamento delle perdite.

Per accedervi, le imprese devono rispettare requisiti specifici: avere meno di 250 dipendenti, un fatturato inferiore a 50 milioni di euro, investire almeno il 3% della produzione in ricerca e sviluppo e impiegare un personale qualificato, con almeno un terzo dei collaboratori in possesso di una laurea magistrale o titoli equivalenti. Non rispettare uno di questi parametri può comportare l’esclusione dall’elenco, una perdita significativa per aziende che basano parte del loro modello economico su tali vantaggi. La Fenice Srl, inoltre, è sotto i riflettori dopo vicende come il “caso pandoro” e le accuse di truffa aggravata a carico di Chiara Ferragni, che potrebbero influire ulteriormente sulla stabilità del gruppo.

Chiara Ferragni con il suo balocco speciale in mano

Le implicazioni e il futuro della Sl di Chiara Ferragni

La rimozione dall’elenco delle PMI innovative potrebbe essere sintomatica di una revisione interna della strategia aziendale o di difficoltà nel rispettare i rigidi standard richiesti. La Fenice Srl, essendo una realtà consolidata, non aveva i requisiti per rientrare nella categoria delle startup innovative, ma l’appartenenza alle PMI innovative rappresentava un asset strategico per affrontare il mercato con maggiore flessibilità. Gli effetti di questa cancellazione potrebbero emergere chiaramente solo con la pubblicazione del bilancio 2023, il primo dopo i recenti cambiamenti e polemiche.

La perdita dei benefici fiscali e gestionali potrebbe aumentare la pressione economica sull’azienda in un periodo in cui il marchio sembra essere già in una fase critica.Oltre a questo, la cancellazione ha acceso un dibattito sul futuro del brand di Chiara Ferragni e sulla gestione della Fenice Srl. Se da un lato il marchio rimane uno dei più riconosciuti in Italia, dall’altro la stabilità aziendale è essenziale per mantenere la competitività in un mercato sempre più esigente.

Nonostante le difficoltà, la Fenice Srl potrebbe trasformare questa crisi in un’opportunità per ridefinire le proprie priorità strategiche. Con l’annuncio del bilancio e ulteriori dichiarazioni aziendali, sarà possibile comprendere meglio le direzioni che l’azienda intende prendere per consolidare la propria posizione sul mercato e affrontare le sfide future. Chiara Ferragni e il suo team sono noti per la capacità di reinventarsi: ora resta da vedere se sapranno gestire anche questa delicata fase di transizione.

Chiara Ferragni

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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