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Tesla: richiamo N°7 per i Cybertruck, problema al sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici

Non sembra esserci pace per Tesla, la quale ha avviato un nuovo richiamo per 694.304 veicoli, tra cui soprattutto Cybertruck, a causa di un’anomalia nel sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPMS), che non rispetta gli standard di sicurezza previsti dalle normative federali statunitensi (FMVSS). Il problema riguarda il mancato mantenimento del segnale di allerta per la pressione bassa tra i vari cicli di accensione del veicolo, come richiesto dal regolamento FMVSS 138 S4.4(b)(3). Questa carenza potrebbe impedire ai conducenti di essere adeguatamente avvisati di un potenziale sotto-gonfiaggio delle gomme, aumentando il rischio di incidenti.

L’anomalia è stata individuata a novembre 2023 durante i controlli di conformità sui veicoli destinati ai mercati non statunitensi, ma le operazioni di richiamo sono cominciate soltanto recentemente. Tesla ha attribuito l’origine del problema a un aggiornamento software difettoso (versione 2024.38.3), che involontariamente resettava l’avviso del TPMS ogni volta che il veicolo veniva acceso o risvegliato dallo stato di riposo. I modelli interessati dal richiamo includono:

  • Cybertruck 2024
  • Model 3 (2017-2025)
  • Model Y (2020-2025)

Nonostante il problema abbia generato un rapporto sul campo e 76 richieste di garanzia, l’azienda ha confermato che non sono stati registrati incidenti o infortuni legati a questa anomalia. La buona notizia è che la questione è stata risolta rapidamente grazie a un aggiornamento software distribuito in modalità over-the-air (OTA), evitando così interventi fisici nei centri di assistenza. Tuttavia, la trasparenza resta una priorità per la casa automobilistica, la quale invierà notifiche scritte ai proprietari entro metà febbraio 2024.

Tesla Cybertruck su lande innevate

Tesla e il bilancio tra innovazione e qualità

Anche se considerato un richiamo di minore entità, questo rappresenta il settimo intervento corretto sul Cybertruck solo nel 2024. Tra i problemi precedenti che hanno coinvolto il pick-up elettrico figurano la perdita di potenza di guida, una telecamera posteriore lenta, un pedale dell’acceleratore bloccato e pezzi di rivestimento che rischiavano di staccarsi.

Il caso evidenzia la doppia natura della strategia Tesla: da un lato, la capacità di risolvere rapidamente i problemi tramite aggiornamenti OTA rappresenta un vantaggio competitivo significativo. Dall’altro, la frequenza dei richiami, anche per modelli iconici come il Cybertruck, solleva interrogativi sull’efficacia dei controlli di qualità prima del lancio dei prodotti.

Mentre Tesla continua a spingere i confini dell’innovazione tecnologica, garantire l’affidabilità dei propri veicoli rimane cruciale per mantenere la fiducia dei clienti. Il richiamo di questi veicoli rappresenta un monito sull’importanza di bilanciare il desiderio di innovazione con l’attenzione ai dettagli tecnici e alla conformità normativa, specialmente in un settore dove la sicurezza è una priorità assoluta.

tesla-cybertruck

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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