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Arcane: un successo culturale, ma un fallimento finanziario per Riot Games

Produrre autonomamente Arcane, la serie animata ispirata all’universo di League of Legends, è stata indubbiamente una scelta delicatae soprattuttocoraggiosa da parte di Riot Games, la quale si avvicinava per la prima voltaal mondo dell’intrattenimentoin un modo tanto impattante. L’obiettivo? Offrire ai fan un prodotto di qualità, evitando le pressioni tipiche dei grandi studi hollywoodiani. Questo approccio ha portato alla creazione di una serie che, distribuita da Netflix, ha ottenuto un vasto consenso di pubblico e critica grazie alla qualità della trama, dell’animazione e dell’approfondimento sui personaggi.

Dietro al successo culturale, però, si nasconde una complessa realtà economica. Secondo un recente report di Bloomberg, a livello di guadagni la serie si è rivelata essere un flop commerciale, per quanto assurda possa apparire la cosa. Le prime due stagioni hanno richiesto un investimento di circa 250 milioni di dollari, tra produzione e promozione.

Nonostante il supporto di Netflix e Tencent (che hanno contribuito con 3 milioni di dollari per episodio), i ricavi diretti si sono fermati a soli 108 milioni di dollari. Questo significa che il progetto non è riuscito a coprire nemmeno la metà dei costi totali. Inoltre, l’assenza di strategie chiare per sfruttare il legame tra la serie e il gioco ha limitato le opportunità di guadagno, come ammesso dagli stessi dirigenti Riot.

Jinx di Arcane incappucciata

Lezioni apprese che influiranno sul futuro post Arcane

La scarsa redditività di Arcane ha avuto ripercussioni significative su Riot Games. La società ha ridotto il personale del 11% all’inizio dell’anno e ha rivisto le sue ambizioni nel settore dell’intrattenimento, limitando ulteriori investimenti televisivi. Uno degli errori più evidenti è stato il mancato sfruttamento delle sinergie tra la serie e il gioco. Sebbene l’uscita di Arcane abbia portato a un breve aumento dei nuovi giocatori di League of Legends, molti non sono rimasti a lungo, scoraggiati dalla complessità del gioco e da una community poco accogliente. Anche le iniziative in-game legate alla serie sono state limitate, con pochi oggetti esclusivi e nessun evento significativo per capitalizzare l’entusiasmo dei fan.

Nonostante le difficoltà economiche, Riot ha difeso la scelta creativa dietro Arcane. Il co-fondatore Marc Merrill ha dichiarato che l’obiettivo dell’azienda non è massimizzare i profitti nel breve termine, ma costruire un valore duraturo per la propria community. Chi pensava che Arcane è stato creato per aumentare le vendite delle skin, si sbagliava, dato che proprio le vendite delle skin hanno permesso la realizzazione di Arcane, ed è ciò che ha voluto far capire Merrill. Egli, inoltre, ha sottolineato che Arcane rappresenta un passo importante nella visione di Riot, che punta a innovare attraverso giochi, animazione, musica ed e-sport.

L’esperienza di Arcane pone una domanda cruciale per l’industria: gli adattamenti ad alto budget possono davvero essere sostenibili? Mentre Riot riflette sugli errori commessi, il successo culturale della serie resta indiscutibile, e l’azienda non sembra intenzionata a rinunciare alle sue ambizioni creative. È già in produzione una nuova serie animata ambientata nel mondo di Runeterra, segno che Riot continua a credere nel potenziale dell’intrattenimento multimediale.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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