L’Albania ha annunciato una decisione drastica: TikTok sarà completamente bloccato nel paese per un anno. Il provvedimento arriva in seguito alla tragica morte di un ragazzo di 14 anni, avvenuta dopo una lite iniziata sui social media. Il primo ministro Edi Rama ha spiegato che il divieto sarà operativo dal prossimo anno, dichiarando: “Non ci sarà più TikTok in Albania per un anno.”
Secondo le parole di Rama riportate da Reuters, il problema non riguarda solo i social media, ma la società stessa: “I social stanno prendendo in ostaggio i nostri figli.” Il governo ha anche promesso di finanziare programmi educativi per bambini e genitori, con l’obiettivo di insegnare un uso più consapevole dei social. Questa misura riflette una crescente preoccupazione globale per l’impatto delle piattaforme digitali sui giovani, ma ha anche suscitato critiche.
TikTok al centro del dibattito tra libertà e sicurezza sui social
La decisione albanese ha generato un acceso dibattito. Ina Zhupa, portavoce del Partito Democratico d’Albania, ha definito la mossa “dittatoriale” e un atto contro la libertà di parola e la democrazia. “È un abuso di potere che sopprime le libertà,” ha affermato, sottolineando che la misura potrebbe avere motivazioni elettorali più che reali preoccupazioni per la sicurezza. Anche TikTok ha risposto al provvedimento, dichiarando che, dopo un’indagine interna, non sono emerse prove che l’incidente fosse legato alla piattaforma. “I video incriminati sembrano essere stati pubblicati su un’altra piattaforma,” ha affermato un portavoce, senza specificare ulteriori dettagli.
Questa vicenda si inserisce in un contesto più ampio di crescente regolamentazione dei social media. Diversi paesi stanno adottando misure restrittive per proteggere gli adolescenti. In Europa, nazioni come Francia, Germania e Belgio hanno introdotto nuove regole sull’accesso dei minori ai social. L’Australia, invece, ha bloccato le piattaforme social per i minori di 16 anni, coinvolgendo anche Instagram, Facebook e YouTube. Nel Regno Unito si discute un divieto simile, mentre in Canada ne è stata bloccata l’espansione commerciale. Negli Stati Uniti, TikTok rischia un ban totale se ByteDance non venderà l’app entro il 19 gennaio 2024. Il governo americano ha dichiarato costituzionale la legge che ne vieta l’uso, sollevando questioni di sicurezza nazionale.
Il caso albanese mette in luce il delicato equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza dei giovani e il rispetto delle libertà individuali. Se da un lato il governo cerca di proteggere i minori dall’influenza negativa dei social, dall’altro le critiche suggeriscono che misure così drastiche potrebbero limitare i diritti fondamentali. La situazione di TikTok è solo un esempio delle sfide globali che i governi affrontano nel regolare piattaforme digitali sempre più influenti. Con un numero crescente di restrizioni in atto, il futuro dei social media potrebbe vedere un cambiamento significativo, non solo in Albania, ma su scala globale.
