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I migliori anime della stagione estiva 2024!

La stagione estiva di quest’anno è stata a mio parere una delle più interessanti degli ultimi anni. Non che le scorsi estati non ci siano state serie meritevoli di visione (sono pur sempre un fan di Lycoris Recoil dopotutto), ma tra il luglio e il settembre di quest’anno sono stati numerosi i titoli degni di nota e da non trascurare.

E tra un Makeine: Too Many Losing Heroines! e un The Elusive Samurai, eccoci finalmente qui a parlare di queali sono stati i nostri anime preferiti dell’estate, e come fatto per le precedenti conteremo soltanto quelle concluse.

Makeine: Too Many Losing Heroines!

  • Tratto da: Light novel;
  • Autore originale: Takibi Amamori;
  • Regista: Shotaro Kitamura;
  • Studio: A-1 Pictures;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Di commedie romantiche ne abbiamo di nuove ogni stagione, con i fan che ormai sono stanchi di ritrovarsi a vedere il solito harem, dove ci ritroviamo per forza a scegliere una ragazzina da tifare sperando in una sua possibile vittoria (e piangendo in caso contrario). Ma ci siamo mai chiesti come sarebbe effettivamente il punto di vista di coloro che perdono?

Makeine: Too Many Losing Heroines! ci dà proprio questo, una storia in cui il giovane e solitario Shutaro Nukumizu si ritrova suo malgrado a fare amicizie con tre eroine perdenti in amore, la simpatica e mangiona Anna Yanami, la sportiva Lemon Yakishio e la timida e talentuosa Chika Komari. Questi incontri colorano la sua vita come mai prima aveva immaginato, con gag che più di una volte prendono in giro le romcom e i loro cliché (già i personaggi del cast sono basati di fatto su di essi), anche se alla lunga finisce comunque nelle dinamiche che vorrebbe parodizzare.

Anche artisticamente si presenta come una serie davvero gradevole con un ottimo character design e delle sequenze di character acting, per non parlare delle tre sbalorditive ending realizzate con stili differenti.

Monogatari Series Off & Monster Season

  • Tratto da: Light novel;
  • Autore originale: NisiOisin;
  • Regista: Midori Yoshizawa;
  • Studio: Shaft;
  • Numero episodi: 15 (14 + 1 special);
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Dopo 5 anni da Zoku Owarimonogatari, la serie tratta dai romanzi di NisiOisin è tornata forse in una maniera più fresca che mai. Nei suoi 14 episodi la serie adatta alcuni dei romanzi della Off Season e Monster Season, alternando storie brevi ad archi ben più lunghi cercando di creare una sorta di filo logico degli eventi, mantenendo allo stesso tempo lo stile discontinuo degli eventi presente anche nelle iterazioni precedenti.

La serie brilla soprattutto nei suoi primi otto episodi, nei quali assistiamo a una storia di crescita di Nadeko Sengoku e alle origini Shinobu Oshino, ovverosia la temibile vampira Kisshot Acerola-Orion Heart-Under-Blade tramite idee visive davvero interessanti, che soprattutto nell’arco dedicato alla ex divinità serpentina riportano la serie ai fasti di Bake.

L’ultimo arco narrativo è quello un po’ più debole sia dal punto di vista della storia in sé – benché sia comunque divertente veder tornare Araragi in una storia più investigativa del solito – che dalle idee artistiche. Si spera che, qualora dovessero esserci ulteriori cour, la serie continui a rivelarsi davvero divertente da vedere.

The Elusive Samurai

  • Tratto da: Manga;
  • Autore originale: Yusei Matsui;
  • Regista: Yuta Yamazaki;
  • Studio: CloverWorks;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Negli anni l’animation producer Shouta Umehara e il suo team in CloverWorks ci hanno abituato a prodotti di qualità, prodotti purtroppo in schedule tutt’altro che ottime. E la scorsa estate si sono messi alla prova con l’adattamento di un popolare manga pubblicato su Weekly Shonen Jump, The Elusive Samurai, scritto e disegnato da Yusei Matsui – autore conosciuto soprattutto per la sua precedente opera Assassination Classroom.

The Elusive Samurai ci domanda fin da subito una cosa: e se la vera forza di un samurai fosse nel talento della fuga? D’altronde la storia segue un protagonista inusuale, ossia un bambino che decide di vendicare la sua famiglia tradita da un fidato vassallo sfruttando il suo immenso talento nella fuga.

Come altre produzioni che hanno visto dietro Umehara, anche questa serie vanta episodi di grande bellezza (in maniera particolare i primi 2), anche se sul fronte visivo mostra alcuni nei si mostrano nell’uso di una CG non proprio buona in numerosi episodi dal quarto episodio in poi. Gli eventi narrati sono scritti con un mix di serietà e comicità, ma quest’ultima a volte stride troppo con tutto il resto del racconto, e non regala gag così tanto divertenti (tranne quelle di Muneshige, che fanno sempre morire dal ridere per il suo modo di essere un monaco non proprio comune).

Vtuber Legend: How I Went Viral After Forgetting to Turn Off My Stream

  • Tratto da: Light novel;
  • Autore originale: Nana Nanato;
  • Regista: Takuya Asaoka;
  • Studio: TNK;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Negli ultimi anni l’esplosione dei vtuber ha caratterizzato una parte del nostro tempo online. Hololive, Nijisanji, VShojo sono soltanto alcune delle agenzie che hanno lanciato talenti seguiti da tantissime persone basti pensare pure a Usada Pekora e Ironmouse, due delle vtuber più famose in tutto il mondo. E inaspettatamente, Vtuber Legend: How I Went Viral After Forgetting to Turn Off my Stream riesce a incarnare perfettamente tutta la portata del fenomeno.

Con un umorismo spesso senza alcun freno come negli stream di diverse nostre beniamine, la serie ci racconta la storia di Awayuki Kokorone, nuova vtuber dell’agenzia Live-On che diventa popolarissima quando una sera si scorda di spegnare la live e rende pubblica la sua vera personalità e il suo amore per la birra StroZero.

E nemmeno le sue colleghe sono delle innocentine, e gli stream presentati nel corso dei 12 episodi fanno davveri morire dal ridere, anche perché si ispirato a ondate di contenuti che davvero hanno contraddistinto live di vere vtuber (come i gameplay di Getting Over It o Ao Oni oppure diverse battute a carattere sessuale). La serie secondo me è perfetta per tutti i coloro che già sono avvezzi a seguire talenti simili, ma non sono sicuro che chi è fuori dal giro possa trovarlo divertente allo stesso modo.

The Magical Girl and the Evil Lieutenant Used to be Archnemesies

  • Tratto da: Manga;
  • Autore originale: Cocoa Fujiwara;
  • Regista: Ayako Ohashi;
  • Studio: Bones;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Se cercate una serie romantica dolce che rischia di farvi venire il diabete, The Magical Girl and the Evil Lieutenant è quella che fa per voi. Tratta dall’omonimo manga, purtroppo incompleto, della compianta Cocoa Fujiwara, la serie racconta la storia d’amore tra Mira – comandante delle forze del male rispettato dai suoi compagni per la sua crudeltà – e Byakuya Mimori – una maghetta che ha scelto di combattere il male non tanto per ideali di giustizia tipici delle sue colleghe, ma semplicemente perché le è stato offerto come impiego part-time.

La serie narra in episodi di 12 minuti alcuni siparietti quotidiani dove i due si avvicinano sempre di più, mostrando lati della loro personalità che nessuno ancora conosceva. A condire il tutto c’è anche un cast di comprimari abbastanza variegato e simpatico e un lato visivo davvero appagante, che trasmette una sensazione di divertimento e intimità in tutti i momenti dedicati alla coppia.

Alcuni potrebbero non apprezzare il finale inconcludente, che comunque risulta perfetto per quello che la serie ha voluto essere: una visione leggera.

Oshi no Ko (stagione 2)

  • Tratto da: Manga;
  • Autore originale: Aka Akasaka, Mengo Yokonari;
  • Regista: Daisuke Hiramaki;
  • Studio: Doga Kobo;
  • Numero episodi: 13;
  • Piattaforma: Anime Generation (Amazon Prime Video).
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Seguendo già l’ottimo lavoro fatto con la prima stagione, il team guidato dal regista Daisuke Hiramaki ci ha regalato una seconda stagione di Oshi no Ko davvero ottima, con importanti sviluppi per quanto riguarda alcuni personaggi chiave come Aqua, Kana e Akane. Lo spettacolo 2.5D di Tokyo Blade diventa un palcoscenico su cui i giovani attori affrontano i loro demoni, siano essi lo scarso talento o i traumi del passato.

E come l’opera ci ha abituato finora, non mancano anche le numerose critiche all’industria dell’intrattenimento nipponico, che in questo caso prende di mira anche la professione di mangaka nella figura di Abiko Samejima, anche se non sembrano quasi mai andare oltre alla superficie. E la parte finale con Ruby non promette niente di buono…

Nier Automata ver1.1a (cour 2)

  • Tratto da: Videogioco;
  • Autore originale: Yoko Taro;
  • Regista: Ryouji Masuyama;
  • Studio: A-1 Pictures;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Lo ammetto: non ho giocato il gioco originale di Nier Automata ma ho comunque apprezzato l’adattamento animato diretto da Ryouji Masuyama presso A-1 Pictures, in particolare questo secondo cour. Nei nuovi episodi della serie, la storia prende una piega molto più tragica – e aggiungo pure disturbante – rispetto a quanto narrato nei primi 12 episodi.

Tutto sommato si è rivelata una buona serie d’azione, con momenti riflessivi che mettono sempre più a discussione la natura degli esseri umani, evidenziandone spesso i lati più oscuri… Senza dimenticare anche quelli più dolci, come dimostrato dallo sviluppo di A2 dal momento in cui diventa l’effettiva protagonista. Di certo non una visione a cuor leggero, ma che ha preso forse più di quanto avrei pensato, anche se non sempre in positivo.

Days with my Stepsister

  • Tratto da: Light novel;
  • Autore originale: Ghost Mikawa;
  • Regista: Souta Ueno;
  • Studio: Studio Deen;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.
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Le commedie romantiche con l’incesto o lo pseudo incesto sono le vere nemiche dei fan delle romcom, a meno che non si parli di Eromanga Sensei… O Days with My Stepsister. A differenza dell’altra serie, questa non è proprio il titolo che vi potreste aspettare. Essa racconta di due ragazzi che, dopo il matrimonio dei loro genitori, si ritrovano a essere fratello e sorella, con le le cose non vanno proprio come in altre serie che hanno una premessa simile.

Days with My Stepsister pone infatti la sua lente d’ingrandimento sulla formazione del rapporto fraterno dei due protagonisti, che si evolve man mano che passano gli episodi. Ovviamente non manca anche l’interesse romantico, che i due protagonisti mettono più volte in discussione e non riescono ad accettare alla leggera (soprattutto l’eroina Saki, che in molti episodi mette davanti allo spettatore il suo mondo interno, molto più complesso di quello che sembra dall’esterno).

Una sua caratteristica vincente è che ha un’atmosfera molto personale e intimista che traspare grazie a curiose scelte artistiche e registiche (anche se purtroppo non è sempre visivamente appagante).

Leggi anche I migliori anime della stagione primaverile 2024.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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