Tutte le cose, belle o brutte che siano, prima o poi sono destinate a finire nella vita, ma quelle belle in particolare lasciano un ricordo positivo che difficilmente scorderemo anche col passare degli anni: si può dire, in un certo senso, che l’esperienza di Dario Moccia su Twitch sia stata tutto ciò e molto di più.
Tra momenti dedicati allo studio della cultura e dell’animazione giapponese, gaming, reaction, serate interamente dedicate al just chatting e il più recente tormentone dello “sbusto”, la carriera di Moccia su Twitch ha sicuramente contribuito a creare tantissimi ricordi per gli appassionati, che ormai da anni lo seguivano a qualsiasi ora del giorno, anche durante le maratone più lunghe e dai contenuti più deliranti.
La carriera dello streamer è stata caratterizzata anche dalle Maratone, spesso lunghissime ed estendibili, ed è ironico ma sicuramente volontario che lo streamer abbia deciso di dare uno degli annunci più importanti al suo pubblico proprio al termine di una delle maratone più importanti della sua attività su Twitch.
La Maratone Ricostituente di Dario Moccia
La Maratona Ricostituente, questo il nome dell’iniziativa, è stata dedicata interamente alla raccolta fondi da destinare alla ricerca della Fondazione Telethon sulle malattie rare ed è iniziata il 5 dicembre per concludersi nel primo pomeriggio di oggi dopo aver raccolto 373 mila euro che andranno tutti in beneficienza.
Al termine della Maratona, inoltre, Dario Moccia ha dato una sorta di “addio alle scene”, annunciando che smetterà di dedicarsi allo streaming a tempo pieno per dare più spazio ad altri progetti. Segue che, di conseguenza, fino a prova contraria non dovrebbero neppure esserci più Maratone.
Non si tratta, comunque, di un totale abbandono a Twitch, anzi. Semplicemente lo streamer ha dichiarato che non seguirà più una programmazione fissa ad orari, ma si limiterà invece a streammare quando avrà voglia o tempo di farlo, magari per portare qualcosa di più specifico invece che dedicarsi alle reactions o al just chatting come accadeva talvolta.
Non si tratta quindi di un addio ma più di un arrivederci che lascia un po’ di amarezza, sì, ma al tempo stesso anche il sorriso.
