Il nuovo Codice della Strada non ha fatto in tempo a entrare in vigore che subito è finito al centro di molte polemiche. Nello scorso fine settimana, sono state comminate numerose sanzioni proprio in virtù delle nuove norme volute fortemente dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Come era facile immaginarsi, ciò ha suscitato numerose polemiche, sia dalle parti politiche (in special modo dai partiti dell’opposizione), sia dalle parti private. Colpiscono in special modo le critiche del Codacons: più controlli affinché le nuove multe non si trasformino “in una stangata per pochi”.
Il Codacons suggerisce un’applicazione capillare del nuovo Codice della Strada
La posizione espressa dall’associazione per i diritti dei consumatori si distacca notevolmente da quella presa in questi giorni dalle altre parti, pubbliche e private, nei confronti della riforma firmata dal Ministro Matteo Salvini.
Il Codacons non contesta né l’inasprimento in sè delle sanzioni amministrative collegale alla violazione delle norme, né le nuove regole per i monopattini, né le nuove disposizioni in materia di ritiro della patente, ma si concentra sui controlli delle forze dell’ordine.
Secondo Carlo Rienzi, presidente del Codacons, se non sostenuto da un adeguato sistema di controllo, “l’inasprimento delle sanzioni previsto dal nuovo Codice della Strada rischia di trasformarsi in una stangata per pochi”.
In soldoni, secondo il presidente del Codacons vuole evitare che le nuove sanzioni restino, per mancanza di controlli, inapplicate e, anzi, è preoccupato dal fatto che queste vengano applicate a una ristretta cerchia di soggetti, creando così di fatto un sistema legale differenziato.
Quanto al merito della riforma, Rienzi si dice soddisfatto del “giro di vite contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, e i provvedimenti in tema di monopattini” operato dal nuovo Codice della Strada, misure giudicate positive se considerate nel loro insieme.
Nonostante ciò, siffatte misure “rischiano di non produrre gli effetti sperati sul fronte della sicurezza stradale. Questo perché qualsiasi nuova regola o inasprimento delle sanzioni verso i trasgressori resta lettera morta se sulle strade i controlli scarseggiano”.
Da ultimo il presidente Rienzi ha sottolineato come il Codacons stia ancora aspettando che il Ministero dei Trasporti costituisca il c.d. “Osservatorio sulle multe”, operazione già prevista entro il novembre dello scorso anno, ma rimandata a data da destinarsi.
Fonti: 1