Ora che Donald Trump è stato rieletto presidente degli Stati Uniti d’America per il mandato 2025-2029, molti stanno cercando di entrare nelle sue grazie. Tra questi c’è anche Mark Zuckerberg, CEO di Meta, che vuole ricucire i rapporti tra la sua azienda e il neo-eletto presidente.
In passato, Trump si è scagliato più e più volte contro Facebook e altri social dell’azienda perché a detta sua seguivano una linea anti-conservatrice, e aveva anche attaccato Zuckerberg accusandolo di cospirare contro la sua candidatura alle elezioni del 2020, augurandogli perfino di essere arrestato per questa cosa. Nel gennaio 2021, poi i social di Meta hanno bannato il tycoon per i fatti dell’attacco al Campidoglio.
Mark Zuckerberg vuole sotterrare l’ascia di guerra con Donald Trump
Non stupisce quindi che dopo la sua rielezione, Mark Zuckerberg voglia sotterrare l’ascia di guerra con Trump, e da tempo sta attuando con un processo di avvicinamento che è iniziato con le sue congratulazioni all’imprenditore per la vittoria elettorale dello scorso novembre. Di recente ha pure proposto una cena tra i due – che si è tenuta nella lussuosa villa a Mar a Lago – e gli ha fatto anche una cospicua donazione.
Meta ha confermato che il suo CEO ha dato un contributo in denaro di un milione di dollari al fondo inaugurale che finanzia la cerimonia di insediamento del neo-eletto presidente che si terrà il prossimo 20 gennaio con la presenza di moltissimi capi di stato (tra cui forse pure la premier nostrana Giorgia Meloni), eccetto il presidente cinese Xi Jinping.
Come riportato dal New York Times, le donazioni ai comitati inaugurali non prevedono una cifra fissa “e sono popolari tra le aziende e gli individui desiderosi di ingraziarsi un’amministrazione entrante“. Inoltre c’è un motivo in più per il quale le aziende potrebbero dare un contributo a Trump: questi ha già promesso dei benefit per tutti coloro che doneranno più di un milione di dollari per la sua cerimonia.
Quindi possiamo già dire per certo che i rapporti tra la nuova presidenza e Meta partiranno nel migliore dei modi, ma è tutto da vedere se reggeranno o meno per i prossimi 4 anni.