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L’Unione Europea indaga su un accordo segreto tra Google e Meta riguardante la pubblicità rivolta ai minori

Stando a quanto riportato dal Financial Times, Google e Meta avrebbero stretto un accordo segreto con cui la prima avrebbe eluso le sue stesse regole riguardanti le pubblicità indirizzate ai minori, cosa che la testata aveva già riportato lo scorso agosto. E l’Unione Europea si è accorta della cosa e sta indagando a fondo per accertarsi della cosa, partendo dall’esaminare le campagne pubblicitarie su YouTube che promuovono l’utilizzo di Instagram ai minori.

Le due aziende e l’accordo segreto su cui sta indagando l’Unione Europea

Il colosso di Mountain View vieta espressamente la personalizzazione delle pubblicità per gli adolescenti, ma la campagna pubblicitaria di Instagram era stata ideata per colpire come target un gruppo di utenti classificati come sconosciuti nel suo sistema, che secondo fonti interni includeva spesso una quota abbastanza grossa di minorenni.

Un’indagine interna di Alphabet – azienda madre di Google – denominata Tangerine Owl ha raccolto documenti, chat, presentazioni ed email relative a queste campagne, che ha poi consegnato nelle mani delle autorità di Bruxelles, che ora le sta analizzando per decidere quali saranno le prossime mosse che prenderà nei confronti dei due colossi del web e avviare una vera e propria indagine europea sui comportamenti delle aziende.

Unione Europea

I provvedimenti di Google dopo l’indagine interna

Google ha già preso dei provvedimenti in merito alla questione, vietando il targeting demografico esclusivo per il gruppo di utenti sconosciuto e fissando l’età minima per il targeting degli utenti a 18 anni. Ha poi ricordato le sue regole ai dipendenti della sezione pubblicità tramite delle riunioni virtuali, in modo da garantire il funzionamento dei suoi sistemi di salvaguardia dei minori.

Inoltre il colosso di Mountain View avrebbe annullato degli incontri commerciali che aveva programmato con Meta, anche se future collaborazioni sono inevitabili vista la grandezza delle due compagnie. Per entrambe poi è un momento molto dedicato a causa delle pressioni governative che stanno ricevendo dalla Casa Bianca.

Google

Google poi potrebbe addirittura essere costretta a vendere il suo browser Chrome per le accuse di pratiche commerciali scorrette, che le avrebbero fatto guadagnare un monopolio nel settore.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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