Il 6 dicembre 2024, il Comitato del Consiglio Europeo ha nuovamente bloccato il disegno di legge dell’UE noto ai critici come Chat Control per la scansione dei messaggi privati, volto a combattere la diffusione del materiale di abuso sessuale su minori (CSAM). Questo provvedimento continua a generare dibattito, con molti paesi che si oppongono per questioni legate alla privacy e alla sicurezza digitale.
L’ultima battuta d’arresto è arrivata dopo che nuovi governi si sono aggiunti alla lista degli oppositori, incluso il voto contrario della Finlandia durante l’incontro del 6 dicembre. Sebbene nazioni precedentemente indecise come Italia e Portogallo abbiano cambiato posizione in favore della proposta, l’opposizione di paesi come Austria, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Polonia ha mantenuto il disegno di legge in stallo.
Perché il disegno di legge “Chat Control” è controverso
Il disegno di legge, proposto inizialmente dalla Commissione Europea nel 2022, mirava a richiedere ai fornitori di servizi di messaggistica e email di scansionare tutti i messaggi, inclusi quelli crittografati, alla ricerca di contenuti illegali. La tecnica proposta, conosciuta come client-side scanning, è stata fortemente criticata da esperti di privacy e sicurezza per il rischio di compromettere la crittografia end-to-end.
Nel 2024, il disegno di legge è stato modificato per concentrarsi sulla scansione di foto, video e URL condivisi, previa autorizzazione dell’utente, prima della crittografia. Tuttavia, questa soluzione, definita da Meredith Whittaker, presidente della Signal Foundation, come un “gioco retorico”, ha suscitato ulteriori polemiche. Secondo i critici, la proposta rimane una violazione della privacy mascherata da compromesso.
Un’ulteriore versione, trapelata a settembre, prevedeva che i fornitori di comunicazione avrebbero potuto usare l’intelligenza artificiale per individuare contenuti sospetti, ma sarebbero stati obbligati a scansionare tutte le chat degli utenti. Questo ha rafforzato le preoccupazioni sulla sicurezza digitale e sulla libertà di espressione.
Nonostante il continuo blocco, il dibattito non è finito. Con molti paesi ancora divisi, il futuro della proposta rimane incerto. Da una parte, i sostenitori sostengono che il disegno di legge sia essenziale per combattere il CSAM; dall’altra, gli oppositori temono che possa creare vulnerabilità significative nei sistemi di comunicazione digitale e compromettere la privacy di milioni di utenti. L’ultima battuta d’arresto dimostra che la strada verso un accordo è ancora lunga, con il rischio che il dibattito sulla sicurezza digitale e sulla privacy si intensifichi ulteriormente nei mesi a venire.