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Il Giappone contro la pirateria di anime e manga: proposta una soluzione AI per contrastarla

La pirateria online rappresenta un grave problema per l’industria giapponese di manga e anime, con perdite stimate tra 1,9 e 2,2 trilioni di yen (circa 12,6-14,6 miliardi di dollari) ogni anno. Queste cifre impressionanti evidenziano il costo economico e culturale del fenomeno, che sottrae risorse vitali a uno dei settori più iconici del Giappone.

Con oltre 1.000 siti pirata attivi, la lotta contro la distribuzione illecita di contenuti è diventata un compito estremamente arduo. Gli strumenti tradizionali, come la deindicizzazione dei siti sui motori di ricerca o il blocco dei domini, non riescono a fermare l’evoluzione continua delle piattaforme di pirateria, che spesso riemergono con nuovi nomi e domini senza subire cali significativi di traffico.

Gli operatori umani riescono a malapena a tenere il passo.” Queste le parole riportate da TorrentFreak di Momii Keiko, direttrice della divisione Copyright dell’Agenzia per gli Affari Culturali giapponese, sottolineando come il monitoraggio manuale sia diventato insostenibile di fronte all’enorme proliferazione di contenuti pirata. Per questo motivo, c’è bisogno di un cambio netto, sfruttando le tecnologie moderne.

Intelligenza artificiale contro la pirateria

Un futuro automatizzato: L’AI al servizio della lotta alla pirateria

Per affrontare il problema, il Giappone ha deciso di sperimentare un approccio innovativo. L’Agenzia per gli Affari Culturali ha richiesto un budget di 300 milioni di yen (circa 2 milioni di dollari) per finanziare un progetto pilota che utilizzerà l’intelligenza artificiale per rilevare i contenuti pirata online. Questo sistema sfrutterà tecnologie avanzate di riconoscimento di immagini e testi, riducendo la dipendenza da risorse umane.

Il programma, ispirato a un’iniziativa simile avviata in Corea del Sud nel 2023, inizialmente si concentrerà sulla pirateria di manga e anime. Se dimostrerà di essere efficace, potrebbe essere ampliato per includere altri settori, come film, serie TV, musica e pubblicazioni. Tuttavia, l’efficacia di questo sistema dipenderà dalla sua precisione. Errori come accuse infondate o il mancato rilevamento di contenuti illegali potrebbero compromettere la sua credibilità. Inoltre, il progetto dovrà bilanciare le misure anti-pirateria con il rispetto della libertà di espressione e della privacy nelle comunicazioni, un tema particolarmente delicato nell’ambito della regolamentazione digitale.

Questo passo potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alla pirateria, mostrando come l’innovazione tecnologica possa essere una risorsa fondamentale per proteggere le opere culturali e sostenere l’industria creativa giapponese. Con il supporto dell’intelligenza artificiale, il Giappone potrebbe non solo salvaguardare i suoi contenuti più iconici, ma anche tracciare una strada per altre nazioni nella battaglia globale contro la pirateria.

Intelligenza artificiale contro la pirateria

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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