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Giappone: un’azienda videoludica vi paga per chattare con ragazze online

Online si trovano le proposte lavorative più strane che ci si possa immaginare, le quali a volte possono nascondere anche delle truffe (o più che nasconderlo, lo sembrano proprio a prima vista). Se siete in Giappone e doveste venire in contatto con un’offerta lavorativa che dice semplicemente “Vi paghiamo per parlare con ragazze giapponesi online“, non chiudete subito la pagina, perché a quanto pare è un’offerta di lavoro vera e propria e non una truffa.

L’azienda videoludica giapponese che sta cercando persone che parlino in chat con ragazze online

Messa in giro dalla compagnia videoludica Ace, l’offerta è per una posizione completamente da remoto in cui i candidati dovranno impersonare il protagonista in un gioco otome di simulazione di appuntamenti strutturato come una chat. Gli otome, protagonisti anche di diverse serie anime, sono una tipologia di videogiochi in cui una protagonista femminile ha la possibilità di conquistare uno dei vari interessi amorosi proposti.

Giappone, Ace

Gli assunti si ritroveranno a ere il ruolo di “membro dello staff di risposta” intrattenere delle chat con delle giocatrici, rispondendo ai loro messaggi qualora non avessero ricevuto già una risposta da un loro collega. Il loro turno comincerà con l’accesso al sistema amministrativo del gioco e la selezione di una chat a cui rispondere, di cui analizzeranno il registro per creare una risposta appropriata alla conversazione, cercando di tenersi fedeli allo stile di scrittura del personaggio. Una volta fatto, passeranno al messaggio successivo.

Le abilità richieste per questo lavoro da remoto

Ace non richiede chissà quali abilità a parte il saper scrivere bene con un computer (quasi sicuramente in lingua giapponese). Attualmente l’azienda sta cercando una decina di persone per questo ruolo, a cui darà una paga orario che potrebbe variare da 1.150 a 2.100 yen (non è chiaro se la cifra dipenda dalla quantità o dalla qualità dei messaggi inviati).

La cosa interessante del progetto è che Ace voglia offrire alle giocatrici del suo nuovo gioco delle interazioni umane e non basate su AI o altro.

Giappone, Ace

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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