Il 6 dicembre 2024, Fortnite rilancerà la sua mappa originale, un evento che sta già attirando l’attenzione della community gaming globale. La scelta di un tale e potente richiamo nostalgico, accompagnato da un’esperienza di gioco curata, non è casuale: basta guardare l’esempio di Overwatch 2 che ha fortemente beneficiato dall’introduzione di Overwatch Classic, riproponendo uno stato originario del gioco. Con OG, il titolo sembra pronto a riaffermarsi come il re indiscusso dei battle royale. Questo avviene in un momento cruciale per il genere, con Warzone che allo stesso tempo sta affrontando critiche crescenti per problemi irrisolti che stanno alienando la sua base di giocatori.
Fortnite ha una storia di adattamento alle sfide: quando Apex Legends divenne un fenomeno nel 2019, Fortnite rispose introducendo innovazioni come il sistema di Ping, cercando di riprendersi da una situazione non esente dalle critiche che favorirono il loro rivale. Ora, con il ritorno della mappa OG, punta a capitalizzare sui problemi di Warzone, offrendo un’esperienza pulita e nostalgica. La creatura di Activision, infatti, al momento soffre di server scadenti, cheaters incontrollati e un gameplay diventato monotono. La riluttanza degli sviluppatori nel risolvere questi problemi sta spingendo sempre più giocatori a cercare alternative, e Fortnite OG si presenta come l’opzione più allettante.
Warzone: server, cheaters e un meta stantio
Warzone, nonostante il suo successo iniziale, si trova in una fase critica. Tralasciando gli evidenti problemi derivanti da specifiche piattaforme, quali per esempio da Steam, i giocatori lamentano server di bassa qualità, con desync (desincronizzazione) e hit registration (registrazione dei colpi) imprevedibili. Streamer di alto profilo, come HusKerrs, hanno condiviso clip che dimostrano colpi non registrati correttamente, alimentando il malcontento nella community. La risposta di Activision, che attribuisce il problema a effetti visivi errati, è stata percepita come un modo di negare l’evidenza e quindi una mancanza di rispetto verso la base di giocatori fedeli.
Anche il problema degli hacker/cheaters è diventato ingestibile. Nonostante ondate di ban recenti abbiano eliminato 19.000 account, il problema persiste. Il software anti-cheat Ricochet si è dimostrato inefficace al punto da segnare persino il rilascio della modalità competitiva su Black Ops 6, causando frustrazione sia tra i casual gamer sia tra i professionisti che dipendono dal gioco per il loro lavoro. Il titolo di Epic Games, con il suo sistema di sicurezza più robusto, non ha mai avuto una crisi simile, il che lo rende una scelta più attraente.
Infine, il meta di gioco stagnante sta spingendo via anche i fan più affezionati. L’eccessiva potenza dei cecchini, combinata con la loro presenza costante sui tetti, rende il gameplay prevedibile e frustrante. Spesso, i giocatori si trovano intrappolati tra una hitbox inaffidabile e un hacker che li elimina in pochi istanti. Al contrario, Fortnite OG offre un ritorno alle origini, con un gameplay equilibrato e ricordi di vittorie passate, creando un’esperienza di gioco più varia e soddisfacente che gli utenti percepiranno sicuramente come “meno frustrante”.
Adesso cosa ci riserverà il futuro? Con la mappa originale di Fortnite OG, Epic Games punta dritto sia a chi vuole fare un tuffo nel passato storico del gioco, sia inevitabilmente a chi è deluso da Warzone. Activision deve affrontare i problemi sistematici dei suoi server, hacker e gameplay monotono se vuole rimanere competitivo. Tuttavia, se non reagisce rapidamente, Fortnite potrebbe tornare a dominare la scena battle royale, lasciando Warzone a combattere per il secondo posto.