Dopo il curioso crossover manga/anime tra Spy x Family e Street Fighter 6, un nuovo titolo di questa categoria sta per entrare ufficialmente nell’arena: si tratta di Undead Unluck. Questa giovane serie di Shōnen Jump, pubblicata dal 2020, si prepara a fare il suo debutto nel mondo dei videogiochi e in particolare nel celebre titolodi combattimento. La collaborazione, annunciata per il 2 dicembre 2024 dal profilo di Shonen Jump News, offrirà “ricette per avatar in-game, timbri, titoli collaborativi e altro ancora“.
Si tratta di qualcosa che probabilmente l’autore Yoshifumi Totsuka sperava fortemente accadesse. In un’intervista del 2023 egli dichiarò di come uno dei suoi passatempi nella fase di creazione della prossima storia, soprattutto nei momenti di “blocco creativo” in alternativa al dormire, fosse proprio giocare a Street Fighter 6, utilizzando principalmente Kimberly e con le sconfitte a fungere da boost alla concentrazione, dato che tutta la frustrazione e lo stress generati, venivano riversati nella creazione del manga, spronato anche dal pensiero di essere un artista per Shonen Jump.
Nonostante questa passione, l’assenza di menzione di personaggi giocabili in questa collaborazione, come Fuuko o soprattutto Andy (perfetto per lo stile di Street Fighter 6), ha lasciato i fan con aspettative contrastanti. Se da un lato molti fan si sono detti entusiasti di vedere Undead Unluck ottenere maggiore riconoscimento, dall’altro il ricordo del crossover con Spy x Family ha generato qualche preoccupazione. La collaborazione precedente, nonostante il potenziale, è stata criticata per la sua superficialità, limitandosi a modifiche cosmetiche senza aggiungere meccaniche o contenuti significativi. Questo ha portato parte del fandom a temere che anche il crossover con Undead Unluck possa seguire lo stesso percorso.
I fan divisi sulla nuova collaborazione di Street Fighter 6
Il mondo degli anime e dei videogiochi è ricco di esempi di collaborazioni, ma il successo di un crossover dipende dalla capacità di creare qualcosa che vada oltre il mero marketing. Quando ben realizzati, questi eventi permettono ai fan di immergersi in mondi condivisi, dando vita a dinamiche inedite tra i personaggi e sfruttando le meccaniche di gioco per valorizzare entrambi i franchise. Tuttavia, non è sempre così. Il crossover tra Spy x Family e Street Fighter 6 ha ricevuto critiche per la mancanza di profondità.
L’evento si è limitato a introdurre skin per avatar e personalizzazioni superficiali, deludendo i fan che speravano in qualcosa di più coinvolgente, come l’aggiunta di mosse ispirate ai personaggi o una narrativa integrata o anche gli stessi personaggi introdotti nel cast. Nel caso di Undead Unluck, il rischio di replicare questo modello è alto, soprattutto considerando l’annuncio focalizzato su elementi cosmetici. Tuttavia, la semplice visibilità data alla serie è già un passo positivo per un titolo relativamente giovane, che potrebbe beneficiare dell’attenzione di un pubblico più ampio. Resta però quella divisione tra entusiasmo e scetticismo.
Da un lato, ci sono coloro che vedono nella collaborazione un’opportunità per celebrare entrambe le serie, come dimostrano molti commenti entusiasti sui social media. Dall’altro, alcuni fan temono che l’evento possa rivelarsi un’altra occasione mancata, simile al precedente con Spy x Family. In un panorama sempre più ricco di collaborazioni tra anime e videogiochi, il livello di impegno e cura dedicato a questi eventi fa la differenza tra un semplice “cash grab” e un’esperienza memorabile. Se Undead Unluck x Street Fighter 6 riuscirà a superare le aspettative, sarà solo il tempo a dirlo, ma per ora i fan si preparano con una buona dose di curiosità e una punta di cautela.