Dragon Ball Sparking! Zero è sugli scaffali da ormai quasi un mese ed è stato accolto da un’entusiasmo generale, assieme a vendite mai viste prima in tutto il mondo e a un enorme numero di utenti attivi sin dai primissimi giorni dopo il rilascio.
Nonostante ad oggi l’entusiasmo sia calato, soprattutto in termini di utenti attivi su Steam, rimane comunque innegabile l’enorme successo del videogioco e i dati diffusi online lo confermano, rivelando inoltre che in particolare negli Stati Uniti il successo di Sparking! Zero è andato persino ben oltre le più rosee aspettative.
Dragon Ball Sparking! Zero e il successo della saga
Tramite un Tweet è stato infatti svelato che Dragon Ball Sparking! Zero è diventato nel giro di soltanto un mese il videogioco del franchise più venduto in America, ma questo non è l’unico grande traguardo raggiunto dal titolo.
A questo traguardo, infatti, se ne accompagnano altri altrettanto importanti: Sparking Zero è infatti diventato il secondo gioco più venduto durante il mese di ottobre 2024 in America nonché il quarto più venduto in tutto il corso dell’anno.
Molto bene anche per quanti riguarda i soli titoli Bandai Namco: Dragon Ball Sparking! Zero, infatti, conquista il terzo posto nella classifica dei videogiochi più venduti in America prodotti dalla società, piazzandosi dietro solamente ad Elden Ring e Dark Souls III.
Risultati più che soddisfacenti per l’attesissimo picchiaduro, seguito spirituale (e non solo) dei vecchi Budokai Tenkaichi che, tuttavia, si accompagnano a un entusiasmo che come menzionato poco prima va sempre di più raffreddandosi: se il successo del titolo in termini di vendite in questo 2024 è indiscusso, infatti, è vero anche che purtroppo questi possiede dei difetti non indifferenti che hanno portati molti giocatori ad abbandonarlo nel giro di poco meno di un mese.
Una modalità storia troppo breve, dei what-if talvolta insoddisfacenti e ottimizzazione dei personaggi spesso ingiusta per quanto riguarda le battaglie online hanno reso frustrante l’esperienza per alcuni giocatori, che comunque continuano a sperare che le future patch o DLC riescano a sistemare i problemi.