Da qualche anno a questa parte, il Governo italiano si sta dando da fare per connettere tutta l’Italia con la fibra ottica. I lavori per terminare la rete internet ultraveloce procedono a ritmi sostenuti, grazie anche ai sostanziosi investimenti derivanti dal PNNR.
Nonostante i rapidi avanzamenti fatti negli ultimi tempi, per la politica italiana sembra che i lavori procedano ancora a rilento. Complice lo spettro di una nuova tirata d’orecchi da parte della Commissione europea, il Parlamento sta valutando se velocizzare i lavori di connessione.
Ecco che spunta un nuovo intervento legislativo, a firma dei deputati di Fratelli d’Italia, che, qualora dovesse essere approvato, permetterebbe l’ingresso di Starlink nel progetto di transizione alla connessione a internet ultra-veloce.
Starlink potrebbe entrare nel piano nazionale di transizione verso la fibra ottica
La proposta avanzata dai deputati appartenenti alla maggioranza di governo è stata formulata sulla scorta delle indicazioni contenuti nella nuova strategia sulla banda ultra larga, curata da Alessio Butti (FdI), sottosegretario all’Innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’iniziativa parlamentare, che si sostanzia in un emendamento alla Legge di bilancio, mira a scandire con precisione i tempi con cui la Nazione dismetterà l’infrastruttura digitale di rame in favore della fibra ottica.
Si precisa che l’emendamento non è direttamente collegato al Piano Italia a 1 Giga, non si esclude, però, che la manovra possa avere effetti indiretti nel caso in cui dovesse venire modificate le norme esecutive del PNNR.
L’emendamento proposto in Parlamento ha come obiettivo anche quello di intervenire sui circa 50 mila civici rimasti esclusi dalla connessione Ultraveloce a seguito della revisione del piano di realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica. In teoria, il piano sarebbe quello di collegare queste zone alla rete internet ultra-veloce attraverso un ponte satellitare e non con un cablaggio diretto.
Ed è qui che entrerebbe in gioco Elon Musk e il suo Starlink: l’infrastruttura satellitare della società del magnate sudafricano potrebbe essere utilizzata dal Governo nazionale per sopperire al mancato cablaggio di quei 50 mila civici esclusi dal collegamento a internet Ultraveloce.
Tutto ciò sarebbe reso possibile dal principio della neutralità tecnologica, secondo cui la transizione digitale può essere realizzata anche attraverso un mix di tecnologie disponibili (in questo caso cablaggio e rete satellitare) e non solo mediante una singola e rigida soluzione (il cablaggio, nel caso di specie).
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