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DanDaDan – Ep. 7: differenze tra anime e manga, spiegazione e il commento degli animatori

L’episodio 7 di Dandadan si è distinto tra il pubblico per la sua intensità emotiva, distaccandosi dalle tematiche di commedia sci-fi e raccontando una storia piuttosto triste che nessuno, soprattutto coloro che si approcciavano per la prima volta all’opera, si sarebbe mai aspettato. A rubare completamente la scena è il passato drammatico di Acrobatic Silky, il fantasma ossessionato da Aira con cui combattono Momo e Okarun. Dietro questa sua ossessione, si nasconde quella che un tempo era una madre amorevole, trasformata in uno spettro vendicativo da eventi che avrebbero distrutto mentalmente chiunque.

Sebbene la serie sia nota per il suo umorismo e le situazioni surreali, questo episodio ha offerto un raro spaccato di umanità nel mondo degli spiriti. Prima di diventare un’entità terrificante, infatti, Acrobatic Silky era una donna semplice, determinata a dare il meglio alla sua giovane figlia. Tuttavia, la sua vita prende una piega tragica quando, nel tentativo di soddisfare anche i più piccoli desideri della bambina, si indebita con dei criminali. Questo la porta a dover svolgere molteplici lavori (e persino a prostituirsi) per poter sanare i suoi debiti e garantire un futuro alla sua bambina, ma il tutto non basta e arriva un momento in cui sua figlia viene trascinata via con la forza dai malviventi.

Qui vediamo la donna combattere inutilmente e rimanere ferita, per poi gettarsi in strada nel disperato tentativo di riprenderla: un atteggiamento che la porta a impazzire. La donna aveva il sogno di diventare una ballerina, ma vista l’impossibilità di farlo, ha deciso di trasmetterlo a sua figlia, insegnandole i passi e comprandole dei vestiti adeguati. Affranta da questa possibilità mancata e dal rapimento della figlia, la vediamo successivamente ballare nel mezzo di un cielo stellato, seguita da alcuni ricordi, fino al macabro suono di un tonfo udibile in sottofondo. Molti hanno compreso cosa sia successo qui, ma rispetto alla versione manga, troviamo una delle prime differenze principali.

Dandadan il primo incontro tra Acrobatic Silky e Aira

Una tematica cruda, censurata nell’anime

L’episodio, grazie a una narrazione visivamente potente, riesce a rendere empatica anche una villain, toccando il cuore del pubblico e dimostrando quanto il passato possa definire le azioni, persino quelle di un’entità sovrannaturale. Rispetto alla versione animata, la storia di Acrobatic Silky nel manga di DanDaDan è molto più corta, ma presenta alcuni dettagli che mettono in mostra alcune censure, necessarie probabilmente per via di tematiche piuttosto difficili da mandare in onda. Innanzitutto, quando la donna oppone resistenza contro i criminali che le stanno portando via la figlia, nel tumulto perde un occhio, un dettaglio crudo, risparmiato al pubblico.

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Ma la differenza più netta è proprio nella scena della sua danza. Come abbiamo detto, quel tonfo lascia poco spazio alle interpretazioni, ma nel manga è molto più esplicito, dato che culmina in una capriola direttamente nel vuoto, compiuta dalla cima di un palazzo, cosa che segna il suo destino e dà inizio alla sua trasformazione.

Ferita e senza più speranza, muore senza riuscire a riabbracciare sua figlia, con il suo dolore che si cristallizza nella sua trasformazione in uno spirito vendicativo, la cui rabbia e tormento sono radicati in un amore materno spezzato. Questa scena, probabilmente, è stata censurata per via della difficoltà nel trattare un tema sensibile come il suicidio, il cui tasso in Giappone è elevato ogni anno.

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Un altro dettaglio poco chiaro nell’anime, ma molto più evidente nel manga, riguarda il destino di sua figlia. DanDaDan chiarisce subito che Aira non è la vera figlia di Acrobatic Silky, ma è quest’ultima a divenire ossessionata da lei, associandola alla figura della figlia perduta. Come sostiene la Turbo Nonna al termine dell’episodio, i fantasmi sono tali perché attaccati ancora a questioni irrisolte sulla Terra, dunque se il desiderio di Silky è quello di ritrovare sua figlia, come mai non è mai riuscita nel suo intento? La spiegazione non è da additare soltanto alla pazzia e all’accecamento dovuti all’essere diventata un’entità spettrale, ma è da interpretare nel modo più logico: sua figlia è morta prematuramente.

Nemmeno nel manga viene spiegato come la bambina ha lasciato questo mondo, ma si può intendere che l’obiettivo dei malviventi fosse quello di ucciderla, dato che la donna sembra quasi arrendersi alla realtà, consapevole di cosa sarebbe accaduto, per poi dimenticarsene nel processo di trasformazione in spettro. Ma un altro dettaglio che avvale questa teoria è il suo momento finale, dove la donna riesce ad ascendere grazie all’abbraccio di Aira.

Nel manga di DanDaDan, la frase pronunciata da Aira “Portale in un mondo più gentile“, viene accompagnata da un’immagine dove si vede la madre con la figlia piccola mano nella mano, a indicare non solo che la figlia è deceduta da piccolina, ma che la sua tragica storia trova un lieto fine nella morte.

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Il commento di un animatore di DanDaDan

A rendere indimenticabile la storia di Acrobat Silky è stato il lavoro straordinario degli animatori di Science SARU, in particolare sotto la guida del regista Fuga Yamashiro. Come spiegato dall’animatore Shuto Enomoto in occasione di un’intervista con ANN, l’adattamento anime ha ampliato notevolmente la sequenza dei ricordi rispetto al manga originale di Yukinobu Tatsu. Nel fumetto, infatti, il passato della villain occupa solo poche pagine, mentre l’anime dedica un intero episodio alla sua storia, rendendola il fulcro narrativo.

Questo ampliamento non è stato privo di sfide. Enomoto ha raccontato come Yamashiro abbia voluto enfatizzare il simbolismo visivo: Silky viene mostrata intrappolata nei suoi stessi capelli, una rappresentazione metaforica del suo dolore e della sua incapacità di lasciarsi alle spalle il passato. Il confronto tra Silky e i protagonisti, Momo e Okarun, diventa così non solo uno scontro fisico, ma anche un momento di catarsi emotiva. L’episodio culmina in una scena particolarmente toccante: Aira promette a Silky che non dimenticherà mai il suo sacrificio. Questo momento, accompagnato da una colonna sonora intensa e da animazioni raffinate, lascia lo spettatore con una sensazione di malinconia persistente anche dopo i titoli di coda. Ecco le parole complete dell’animatore.

La sequenza dei ricordi di Acrobatic Silky nell’episodio 7 in realtà non è molto lunga nel manga originale, quindi il regista Fuga Yamashiro l’ha ampliata di molto facendola diventare il fulcro dell’episodio. Ho disegnato lo storyboard tenendo conto delle idee del regista Yamashiro, ma a dire il vero alcune di esse erano piuttosto difficili da realizzare e temevo di riuscire a completarle o meno. Speravo di illustrare una battaglia che desse l’impressione che la stessa Acrobatic Silky fosse imprigionata dai suoi stessi capelli.

Con l’episodio 7, DanDaDan dimostra ancora una volta la sua capacità di mescolare umorismo, azione e profondità emotiva, consolidandosi come una delle serie più interessanti nel panorama anime attuale. La storia di Acrobat Silky è una potente testimonianza di come il passato possa trasformare chiunque, umani e spiriti inclusi, in figure complesse e memorabili.

La tragica storia di Acrobatic Silky in DanDaDan

Leggi anche: The Moon on a Rainy Night: annunciato l’adattamento anime del manga di Kuzushiro

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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