La tanto attesa sfida tra Jake Paul e Mike Tyson, svoltasi nella nottata del 15 novembre 2024 all’AT&T Stadium di Arlington, Texas, si è conclusa con una vittoria per decisione unanime del 27enne influencer. Un trionfo netto ai punti (80-72, 79-73, 79-73) che però non ha acceso i cuori degli spettatori, lasciando la sensazione di uno show deludente rispetto alle aspettative, più impari che epico. Infatti, la differenza di età e condizione fisica tra i due protagonisti è stata evidente fin dai primi round.
Mike Tyson, 58 anni, ha resistito stoicamente per tutti e otto i round da due minuti, ma ha piazzato appena 18 colpi in totale, una performance lontana dalla leggenda che lo ha reso uno dei pugili più temuti nella storia. Jake Paul, forte di 31 anni in meno e una maggiore freschezza atletica, ha colpito l’avversario 78 volte, dominando l’incontro senza mai cercare di infliggergli un KO. Il match è iniziato con Tyson che ha tentato di imporre il suo stile aggressivo, ma Paul ha sfruttato la sua mobilità per tenerlo a distanza, piazzando un destro incisivo alla fine della prima ripresa.
Da lì, il copione si è ripetuto: Tyson al centro del ring, visibilmente appesantito, e Paul a muoversi intorno, controllando con jab e colpi precisi, ma mai letali. La differenza di preparazione fisica si è acuita a partire dal quarto round, con Paul che ha colpito senza sosta un Tyson ormai statico sulle gambe. Solo nel quinto round l’ex campione ha provato a rianimare il pubblico con un gancio sinistro che, purtroppo per lui, non ha minimamente scosso il giovane avversario. L’ottava ripresa ha visto un Tyson stremato, mentre Paul, senza mai accelerare, ha ribadito la sua superiorità fino al gong finale.
Grossi problemi per Netflix durante l’evento
Il match ha attirato milioni di spettatori su Netflix, che per l’occasione ha trasmesso in diretta uno dei suoi primi grandi eventi sportivi, sebbene sia sembrato principalmente qualcosa di forte impatto mediatico. Tuttavia, la piattaforma non è stata all’altezza delle aspettative, con migliaia di utenti che hanno riscontrato crash e problemi di buffering. Le difficoltà tecniche, unite alla scarsa qualità del match, hanno scatenato le critiche sui social, dove molti hanno definito lo spettacolo una delusione.
Per metterci una toppa sul momento, come fatto notare dal pubblico durante l’orario stabilito, il match non ha avuto inizio fino alla ripresa della trasmissione di Netflix. Qualcuno ha risolto andando semplicemente indietro di qualche minuto, potendosi godere l’incontro non in diretta, ma senza interruzioni. Il crash della piattaforma è stato anche sinonimo di interesse mondiale, dato che il numero di spettatori è stato davvero elevato per provocare un simile disservizio.
Jake Paul e il rispetto per la leggenda
Nonostante le polemiche e il match sottotono, Jake Paul ha dimostrato rispetto verso la leggenda del ring. Durante la conferenza stampa post-match, ha ammesso di aver evitato di affondare i colpi per non infliggere danni inutili a Tyson. “Volevo dare un bello spettacolo ai fan, ma non volevo ferire qualcuno che non doveva essere ferito”, ha dichiarato Paul. Ha inoltre rivelato di aver combattuto con una caviglia gravemente slogata a poche settimane dall’incontro, il che ha limitato la sua preparazione. Nemmeno lui si spiega come questa notizia non sia trapelata, dato che è stato per circa una settimana con le stampelle.
Il rispetto per Mike Tyson si è palesato ulteriormente quando Paul ha sottolineato quanto fosse difficile rendere il match emozionante contro un avversario che, chiaramente, stava lottando più con il tempo che con il rivale sul ring. “Ho cercato di fare del mio meglio per offrire uno spettacolo ai fan, ma quando qualcuno è lì solo per sopravvivere, diventa complicato,” ha spiegato. “Non riuscivo a coinvolgerlo in uno scambio vero, e a un certo punto ho capito che la sua età stava prendendo il sopravvento.”
Una dichiarazione che sembra quasi contrastare con le parole pronunciate durante il weigh-in, quando Paul aveva provocatoriamente urlato che Tyson “doveva morire”, è quella riguardo il suo non aver voluto mettere KO il suo avversario durante l’incontro. Sul ring, l’atmosfera bellicosa che aveva caratterizzato i momenti precedenti al match ha lasciato spazio a un approccio più prudente da parte di Jake Paul, in linea con le sue dichiarazioni rispettose post gara.
Come accade spesso nei match di Jake Paul, le teorie del complotto non hanno tardato a emergere, con alcuni spettatori che hanno insinuato che l’incontro fosse truccato per preservare la reputazione di entrambi i pugili. Il giovane influencer, tuttavia, ha respinto queste accuse in modo netto, sostenendo che la sua prestazione è stata autentica, pur ammettendo di aver moderato la potenza dei colpi per evitare inutili danni a Tyson. Questo atteggiamento ha anche influenzato l’andamento generale del match, che molti hanno definito privo di veri momenti salienti.
Mike Tyson non si arrende: Logan Paul nel mirino?
Nonostante i suoi 58 anni e la netta sconfitta contro Jake Paul, Mike Tyson non sembra affatto intenzionato ad appendere i guantoni al chiodo. Pochi istanti dopo il verdetto del match, l’ex campione dei pesi massimi ha lasciato intendere che il suo viaggio sul ring potrebbe non essere ancora finito, lanciando persino l’idea di un possibile incontro con Logan Paul, il fratello maggiore del suo recente avversario attualmente sotto contratto con la WWE.
“Forse suo fratello,” ha detto con un sorriso, attirando immediatamente l’attenzione del maggiore dei fratelli Paul, presente sul ring in quel momento. Logan, noto per le sue esibizioni sul ring e per il suo personaggio provocatorio, non ha perso tempo a rispondere: “Ti ammazzerei, Mike,” ha ribattuto ridendo, scherzando sull’idea di sfidare una leggenda dopo aver assistito alla prestazione del fratello minore. L’idea di un match tra Tyson e Logan Paul non è del tutto nuova. I due erano stati accostati già nel 2021, con voci che parlavano di un incontro pianificato per febbraio 2022. Tuttavia, i piani non si concretizzarono e alla fine è stato Jake ad avere la possibilità di condividere il ring con “Iron Mike”.
Il match tra Jake Paul e Mike Tyson non passerà alla storia per la qualità del pugilato offerto, ma piuttosto come un evento mediatico carico di aspettative non soddisfatte. Paul ha dimostrato di avere la meglio su un avversario evidentemente fuori forma, ma senza brillare. Tyson, pur mostrando grande cuore, ha evidenziato i limiti imposti dall’età. Un incontro che, forse, sarebbe stato meglio lasciare nel regno delle fantasie sportive.