Tra il rinvio di Assassins Creed Shadows e le proteste dei lavoratori in merito alla riduzione dello smart working, Ubisoft non sta passando proprio un ottimo periodo. E se a questi ci aggiungiamo pure il fatto che dei giocatori abbiano deciso di fare causa all’azienda, le cose non fanno che peggiorare.
Due giocatori fanno causa a Ubisoft
Due giocatori californiani hanno infatti fatto causa a Ubisoft per la recente chiusura del gioco di corse The Crew, di cui l’azienda aveva chiuso i server nel dicembre 2023 dopo quasi dieci anni dal lancio. Mesi dopo ha poi revocato il gioco dalle librerie di coloro che l’avevano acquistato digitalmente, rendendolo di fatto impossibile da giocare, e ha offerto rimborsi soltanto a coloro che l’avevano acquistato “di recente”.
La causa accusa Ubisoft di aver indotto i giocatori a pensare che stessero comprando il gioco, quando in realtà si trattava soltanto di una licenza, anche per quanto riguarda i dischi, i quali sarebbero stati rappresentati come contenitori di tutti i file del gioco, quando invece sarebbero stati soltanto delle chiavi d’accesso per il gioco online. La denuncia critica poi l’azienda per non aver introdotto una patch che rendesse il gioco giocabile offline, e che la sua promessa di farlo per The Crew 2 e The Crew Motorfest non risolve per niente il problema.
“Immagina di comprare un cabinato di pinball, e anni dopo, entri nella tua cantina e scopri che tutti i paddle, il flipper e il bumper sono scomparsi e il monitor che mostrava il tuo irraggiungibile punteggio massimo è stato rimosso. Scopri poi che la fabbrica di pinball è entrata in casa tua, ha preso gli interni del cabinato e rimosso la tua abilità di giocare al gioco che hai comprato e che pensi di possedere“, hanno gli avvocati nei documenti per la causa, sottolineando come questo comportamenti dell’azienda vieti le leggi californiani introdotte per tutelare i consumatori.
I due giocatori hanno acquistato il gioco rispettivamente nel 2018 e nel 2020 in formato fisico, e non avrebbero mai effettuato l’acquisto se avessero saputo che prima o poi i server sarebbero stati completamente chiusi. Non vogliono essere gli unici a opporsi all’azienda francese, tanto che vorrebbero farla approvare come class action, e quindi permettere anche ad altri di unirsi a loro.