Nissan, la nota casa automobilistica giapponese, naviga in cattive acque. La società infatti ha registrato un calo nelle vendite così importante che ha costretto il gruppo a rivedere a ribasso le previsioni per l’anno finanziario 2024.
La compagnia del Sol Levante intende fare fronte a questo momento di crisi ricorrendo a misure drastiche: licenziare oltre 9.000 dipendenti (con evidenti ricadute sulla produzione). Per il momento, l’Amministratore Delegato della società ha deciso di ridurre del 50% il proprio stipendio mensile.
Le misure di Nissan per contrastare la crisi
A dare pubblicità alla notizia è stata la stessa casa automobilistica che, attraverso una nota, ha rappresentato una situazione economica decisamente grave. Nissan ha fatto presente che lo stato finanziario nel primo semestre dell’anno di esercizio 2024 mostra un netto peggioramento rispetto a quello del 2023.
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Nello specifico, l’utile netto si è assottigliato di molto, passando da 296,2 miliardi di Yen (circa 1,7 miliardi di Euro) a 19,2 miliardi (circa 116 milioni di Euro), determinando così un netto calo della redditività (in termini percentuali, la riduzione ammonta al 93,52%).
Anche i redditi consolidati risultano diminuiti (da 6063,3 miliardi di Yen a 5984,2 miliardi), così come l’utile operativo. Tutto ciò ha portato l’amministrazione della società a prendere “misure urgenti per recuperare le sue prestazioni e creare un’azienda più attiva e resiliente”.
Adesso Nissan è impegnata su di una rigida selezione del personale, la società, infatti, conta di licenziare oltre 9.000 dipendenti in tutto il mondo per assicurare la continuità della società.
La decisione peserà soprattutto sulla produzione di veicoli, ma, nel caso di specie, la ricaduta risulta del tutto secondaria: la crisi dell’utile è infatti determinata proprio dal forte calo della domanda di veicoli (la società nel primo semestre del 2024 ha venduto solo 1,6 milioni di veicoli in tutto il mondo).
La radicale campagna di licenziamenti sembra una decisione molto sofferta dalla società, tanto è che Makodo Uchida, Amministratore Delegato di Nissan, ha deciso di dimezzare il proprio stipendio come misura simbolica per affrontare la crisi in corso.
Accanto ai licenziamenti, il gruppo nipponico sta attuando altre strategie volte a riassestare la situazione. La società, per esempio, ha annunciato l’intenzione di vendere parte delle azioni di Mitsubishi in suo possesso (si tratta di poco più di 149 milioni di azioni, pari al 10,02% del capitale sociale).