Il settore del manga è ormai un colosso dell’intrattenimento globale, e i suoi autori stanno vedendo i risultati del loro impegno e talento: One Piece è in prima linea. Anche se creare un manga può sembrare il lavoro perfetto, è tutt’altro che facile: lunghi turni di lavoro e un elevato livello di abilità sono necessari per realizzare opere di successo, compromettendo anche la salute degli artisti.
Con l’attenzione del mondo intero puntata su questo settore, i creatori di manga più importanti stanno accumulando guadagni impressionanti. Recentemente, nuovi dati hanno fatto luce sui mangaka più ricchi e su come questi creatori stiano capitalizzando il loro successo, come leggiamo su Comic Book.
Quanto guadagna un mangaka? Il sistema di pagamento
Durante il New York Comic Con, Yen Press ha rivelato come funzionano i compensi per i mangaka. In media, i creatori guadagnano circa 88 dollari per ogni pagina realizzata, ma questo importo può variare in base all’esperienza e al successo dell’artista.
Se per i principianti la paga può essere inferiore, i veterani del settore possono arrivare a guadagnare più del doppio. Tuttavia, il vero guadagno viene dalle royalties sulle vendite dei volumi. Generalmente, i mangaka ricevono il 10% del prezzo di copertina per ogni copia venduta. Ciò significa che, per un volume venduto a circa 4 dollari in Giappone, il mangaka guadagna 0,40 dollari. Moltiplicando queste cifre per milioni di copie vendute, si possono raggiungere cifre astronomiche.
Eiichiro Oda: il re indiscusso con One Piece
Non sorprende che Eiichiro Oda, l’autore di One Piece, sia in cima alla lista dei mangaka più ricchi al mondo. Con oltre 515 milioni di copie in circolazione, Oda ha incassato circa 206 milioni di dollari solo dalle royalties del manga. Questa cifra non tiene conto dei guadagni derivanti da merchandising, adattamenti animati, film e collaborazioni di vario genere. Il successo globale di One Piece ha reso Oda non solo il mangaka più ricco, ma anche un vero e proprio simbolo del genere shonen.
La classifica dei più ricchi: dai classici ai nuovi protagonisti
Dopo Oda, la lista prosegue con altri nomi leggendari. Gli autori di Doraemon, il duo noto come Fujiko F. Fujio, e Takao Saito, autore di Golgo 13, hanno entrambi accumulato circa 120 milioni di dollari dalle vendite dei loro manga.
Akira Toriyama, l’iconico autore di Dragon Ball, segue con circa 118 milioni di dollari, grazie non solo al successo di Dragon Ball (con 260 milioni di copie vendute), ma anche a titoli come Dr. Slump e Sand Land. Gosho Aoyama, con Detective Conan e Yaiba, si attesta tra i primi cinque, dimostrando come i titoli storici continuino a dominare.
Non solo royalties: altre fonti di guadagno
Anche se le royalties rappresentano una parte significativa dei guadagni dei mangaka, la vera ricchezza deriva spesso dalle attività esterne alla pubblicazione. Oda, ad esempio, ha un patrimonio stimato di oltre 200 milioni di dollari grazie alla sua attiva partecipazione nei progetti legati a One Piece, come l’adattamento live-action di Netflix, eventi a tema nei parchi di divertimento e collaborazioni nel mondo della moda. Anche autori come Rumiko Takahashi, autrice di Inuyasha e Ranma ½, hanno costruito un impero grazie agli adattamenti animati e alle numerose collaborazioni, portando il suo patrimonio netto a circa 70 milioni di dollari.
Mentre i maestri del manga continuano a raccogliere i frutti delle loro opere, i nuovi autori stanno scoprendo che il successo può arrivare anche rapidamente. Un esempio è Takeru Hokazono, l’autore del recente successo Kagurabachi, che sta già guadagnando grazie alle vendite del manga. Come dimostra questa nuova generazione, il successo nel mondo del manga è solo l’inizio di un percorso che può portare a una vasta gamma di opportunità di guadagno attraverso licenze, merchandising e adattamenti.
Con l’espansione globale del settore e l’aumento della popolarità degli anime, il futuro dei mangaka sembra sempre più roseo e promettente. E con One Piece ancora in cima, i fan possono aspettarsi che Oda e gli altri giganti del settore continuino a dominare la scena per molti anni a venire.
