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Il Meta Quest 3S somiglia molto al Quest 2 sotto diversi aspetti: l’analisi dettagliata di iFixit

Il Meta Quest 3S è stato accolto con particolare curiosità da parte del pubblico, poiché in molti si aspettavano una versione più economica del Meta Quest 3 da poter utilizzare. Tuttavia, la realtà dei fatti risulta essere molto diversa. Questo visore non è né un’evoluzione diretta del Meta Quest 3 né una sua versione semplificata, bensì si colloca come un vero e proprio successore del Meta Quest 2 del 2020. Le somiglianze con il Quest 2 sono infatti numerose e gli analisti hardware di iFixit le hanno scovate tutte nel loro teardown in versione testuale e video, a partire dal comparto ottico.

Meta ha scelto di utilizzare le stesse lenti Fresnel presenti nel Meta Quest 2, risparmiando così sui costi di ricerca e sviluppo, mantenendo al contempo un design più ingombrante ma conveniente rispetto alle più sofisticate lenti sottili del Quest 3. Anche lo schermo LCD del Meta Quest 3S è lo stesso del Quest 2, con un pannello RGB stripe che, nonostante alcune variazioni minime tra i fornitori (come JDI o BOE), risulta del tutto compatibile con il suo predecessore. Una piccola novità, tuttavia, riguarda l’eliminazione del sensore di prossimità, che, in rare occasioni, poteva causare cortocircuiti a causa dell’umidità accumulata.

La sua assenza è stata compensata con una soluzione più semplice: uno spegnimento automatico temporizzato del dispositivo. Le novità più rilevanti si trovano a livello di potenza di calcolo. Il Meta Quest 3S è equipaggiato con il più recente Snapdragon XR2 Gen2 e 8GB di RAM, offrendo prestazioni nettamente superiori rispetto al Quest 2. Inoltre, include il supporto per il WiFi 6E e Bluetooth 5.2, migliorando la connettività e garantendo una maggiore compatibilità con i software VR di ultima generazione.

Il Meta Quest 3S

Esperienza VR e impatto ambientale del Meta Quest 3S

Il Meta Quest 3S presenta alcune innovazioni nel design dei bracci degli altoparlanti, derivati dal Quest 3, che migliorano la qualità audio. Tuttavia, sorprende la mancanza di un jack per le cuffie, una scelta che potrebbe deludere chi cerca un’esperienza sonora più immersiva. Un altro cambiamento significativo è l’adozione di illuminatori IR al posto del sensore di profondità, rendendo il Meta Quest 3S più efficiente in ambienti scarsamente illuminati, una problematica che affliggeva il Quest 3.

Nonostante questi aggiornamenti, il Meta Quest 3S rappresenta più che altro un potenziamento del Quest 2, mantenendo però un prezzo competitivo. Il Quest 2 si era affermato come uno dei visori VR più popolari grazie al suo eccellente rapporto qualità-prezzo, e il Meta Quest 3S segue questa linea, offrendo maggiori prestazioni senza aumentare eccessivamente il costo. Infatti, con un prezzo di lancio di 300 dollari, è in realtà più economico del Quest 2 quando si considera l’inflazione.

Oltre alle prestazioni, il Meta Quest 3S ha un impatto positivo anche sul fronte ambientale. La compatibilità tra i componenti del precedessore Meta Quest 2 e il nuovo Meta Quest 3S permette il riutilizzo di pezzi di vecchi visori, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo una maggiore sostenibilità. Questo sottolinea come l’adozione di tecnologie già esistenti possa non solo ridurre i costi di produzione, ma anche favorire pratiche di economia circolare. In definitiva, il Meta Quest 3S si posiziona come un’opzione accessibile per chi si avvicina per la prima volta alla realtà virtuale, offrendo un’esperienza di qualità a un prezzo competitivo, senza però rendere obsoleto il Quest 2.

Presentazione Meta Quest 3S con prezzo e uscita

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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