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Dei robot aspirapolvere hackerati inseguono i cani e dicono frasi razziste in America

Gli attacchi hacker causano quasi sempre dei danni agli utenti e alle aziende, ma ce ne sono alcuni che creano anche episodi stranamente divertenti. All’inizio di questa settimana diverse testate statunitensi hanno riportato delle notizie riguardanti episodi in cui dei robot aspirapolavere hackerati – gli Ecovacs Deebot X2 – hanno iniziato a inseguire dei cani e a riprodurre insulti razzisti.

I robot aspirapolvere hackerati che insultano e inseguono glii animali domestici

Stando alla testimonianza dell’avvocato del Minnesota Daniel Swenson, il suo robot Ecovacs si è animato all’improvviso mentre stava passando una tranquilla giornata in casa con sua moglie e il figlio 13enne e quando ha sentito gli insulti, ha pensato che stesse parlando con un bambino o un adolescente.

Ma quest’episodio ha fatto scoprire all’avvocato un particolare inquietante: il robot aspirapolvere stava spiando quello che stava facendo in casa con la sua telecamera. Così ha deciso di rinchiuderlo in garage per fare in modo che non venga spiata la privacy della sua famiglia, che avrebbe potuto essere usata dai malintenzionati per compiere diversi tentativi di truffa i loro danni.

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Ma quello di Swenson è stato un episodio abbastanza innocuo. Molto prima di quello che è accaduto a casa sua, un altro Ecovacas si era attivato e aveva iniziato a inseguire il cane di una famiglia di Los Angeles.

I robot Ecovacs hanno una falla nella sicurezza

Questi casi si sono tutti verificati quest’anno, ma com’è possibile che gli hacker siano riusciti a colpire questi robot? Essi hanno una falla nella sicurezza che i malintenzionati hanno sfruttato per compiere i loro attacchi hacker, la quale era stata scoperta da una coppia di ricercatori già a dicembre 2023. I ricercatori hanno infatti dimostrato come il pin che dovrebbe proteggere l’accesso ai robot può essere bypassato facilmente.

Gli articoli sulla notizia hanno spinto l’azienda dietro questi robot spinta a rilasciare una dichiarazione in cui dice che i prodotti dell’azienda sono costantemente aggiornati e che sta implementando un nuovo sistema di verifica del login a più fattori.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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