Rispetto a tanti anni fa, il numero di giochi che vengono rilasciati sul mercato è aumentato esponenzialmente, ma il numero di giocatori non ha fatto altrettanto. Le nuove generazioni, ad esempio, si soffermano sempre più a giocare gli stessi titoli – Fortnite, Minecraft, Roblox o addirittura GTA5 – piuttosto che provare a scoprire giochi diversi, ma anche molte aziende come Sony investono in tipi di giochi che ormai hanno saturato il mercato (come dimostrato dal recente Concord).
Ex CEO di Sony critica lo stato attuale dell’industria videoludica
Secondo l’ex CEO di Sony Shawn Layden è inefficace lanciare sul mercato console più potenti o sequel ad alto budget di giochi tanto amati, e che se l’industria si concentrerà soltanto sui blockbuster, allora a breve assisteremo davvero a una sentenza di morte per i videogiochi.
Layden ha dichiarato quanto sopra durante un’intervista con Gordon van Dyke, co-fondatore del publisher indie, alla Gamescom Asia. Per lui i problemi principali sono i budget esorbitanti e l’atteggiamento delle aziende, che tendono a investire su progetti sicuri piuttosto che rischiare e con progetti che non sono certi portare il profitto sperato.
Layden è stato critico anche nei confronti di PlayStation 5 Pro, in merito alle controversie scaturite dal suo prezzo e al fatto che non mostri chissà quale miglioramento tecnico rispetto alla sua versione base: “Siamo nella fase di sviluppo dell’hardware che io chiamo ‘solo i cani possono sentire la differenza’. Se state giocando e la luce del sole entra dalla finestra sul vostro televisore, non vedrete alcun ray-tracing. Deve essere super ottimale… Bisogna avere un monitor 8K in una stanza buia per vedere queste cose”.
In generale sostiene che ci sia bisogno di un reset completo del modello di business dell’industria, a partire da che cosa è un videogioco. Non è la prima volta che Layden alza campanelli d’allarme sullo stato attuale dell’industria, che continua a essere stagnante e a generare introiti anche se la sua utenza non si sta espandendo.